Un mercato da rifare. Come la Roma. Alvarez e Viviano, solo poche ore fa, sembravano pronti a vestire la maglia giallorossa: accordi blindati tra Sabatini e i rappresentanti dei giocatori, restava solo da chiudere con i club. Poi, improvvisa e inattesa la (doppia) frenata, e il pronti-via per dare la caccia alle alternative. Se non altro, manca poco all’annuncio del primo colpo: in settimana, la firma di Bojan.
STRATEGIE PER VIVIANO – Nonostante il pasticcio bolognese, le speranze di Sabatini di prendere Viviano non sono ancora tramontate. La Roma, che da ieri ha già iniziato a spingere sulle alternative, percorrendo con convinzione la pista Stekelenburg, non molla però il numero dodici di Prandelli. Allo studio due strategie: se il Bologna riuscisse a convincere Moratti a ripartire da zero nella trattativa, accettando i 4,7 milioni pronti per il riscatto del portiere, allora i giallorossi potrebbero rispolverare l’accordo già raggiunto nella giornata di venerdì con i rossoblu sulla base di 6 milioni più il cartellino di Curci e la comproprietà di un altro elemento (Guberti?). Se invece a Milano dovessero decidere di non riaprire i colloqui con il Bologna – l’Arsenal ha già chiesto informazioni, ma il portiere non è sicuro di voler lasciare l’Italia – si punterebbe sulla volontà del giocatore, che aveva già detto “sì” alla Roma, per provare a strappare anche quello dell’Inter con un’operazione in “stile Borriello”: prestito con riscatto obbligatorio tra un anno e a un prezzo già fissato. Un’idea di cui si parlerà a breve.
BOJAN FIRMA A GIORNI, VUCINIC SE NE VA – “Non dobbiamo ricostruire, solo correggere”. Sabatini ne è convinto, quando parla della Roma che sta nascendo. E che, per ora, riparte da Luis Enrique, DiBenedetto e, a ore, dall’ingaggio di Bojan, ormai in dirittura d’arrivo dopo l’accordo totale con il Barça e il giocatore. “Ancora non posso dire di essere un giocatore giallorosso”, ha detto ieri al termine della gara che ha consegnato alla Spagna under 21 il titolo europeo (ma che il catalano ha visto dalla panchina). In settimana l’ormai ex numero nove blaugrana potrebbe sbarcare a Roma per la firma del contratto quadriennale che lo legherà alla Roma in cambio di 2 milioni annui. Ma l’attenzione del gruppo romanista si concentra anche – soprattutto? – sulle cessioni. Così, l’esperto mercante Sabatini ha già iniziato ad allestire il banco su cui esporre i pezzi pregiati. Su tutti, Vucinic. “La disistima dei tifosi lo ha fiaccato, il rapporto si può recuperare ma Mirko deve metterci qualcosa. Lui è un campione con caratteristiche tecniche quasi soprannaturali, se tornerà sereno saremo contenti di tenerlo, altrimenti verrà messo sul mercato”. Un messaggio chiaro al giocatore, al suo agente e alla Juventus: senza l’offerta giusta, Vucinic resta a Roma. Anche perché soltanto una volta chiusa la cessione i giallorossi saprebbero qual è il margine economico per il grande colpo. Che non sarà Clichy: la concorrenza di Psg e Liverpool allontana la Roma, nonostante Sabatini non abbia ancora gettato la spugna. Se però ci si mette anche la volontà di Wenger (“Non voglio privarmi di lui”), la missione diventa impossibile o quasi.
“TROPPI 15 MILIONI PER ALVAREZ” – Il colpo, a questo punto, non sarà neanche Ricky Alvarez. Sabatini avrebbe potuto chiudere per la mezzala argentina ai termini fissati dalla clausola, 8 milioni di euro, forte di un preaccordo firmato da tempo dal giocatore e dall’agente, Marcelo Simonian, lo stesso di Pastore. “Ma ho perso il momento giusto per poter risparmiare facendo leva su una clausola”, la spiegazione del ds. Il motivo? L’impossibilità di avere una procura per firmare, e che lo ha costretto ad attendere facendo scadere l’opzione a 8 milioni, e consentendo l’inserimento di altre pretendenti, l’Arsenal su tutte – ma nelle ultime ore anche l’Inter – disposta a offrire più dei giallorossi, circa 14 milioni: “Il giocatore interessa molto ai Gunners, ma non c’è ancora accordo con il Velez”, giurano a Londra, dove sono pronti all’asta. Asta a cui il direttore sportivo romanista ha rifiutato di partecipare: giovedì sera lo ha detto anche a Simonian. “C’è un preaccordo con Alvarez – la conferma di Sabatini – ma prenderlo a 15 milioni sarebbe un errore perché i giocatori devono essere presi al giusto prezzo”. L’attenzione, per questo, si sposta su Lamela, che stanotte si giocherà la salvezza con il River: “Non arriverà? Probabilmente sarà così…”. Costi ancora troppo elevati, ma la retrocessione dei Millionarios potrebbe cambiare la situazione. Radicalmente.
LE PRIME USCITE – Con una nota pubblicata sul proprio sito ufficiale la Roma ha comunicato le date e gli avversari delle prime amichevoli precampionato che la squadra disputerà durante il ritiro di Riscone di Brunico in programma dal 15 al 26 luglio. L’esordio della squadra di Luis Enrique è previsto il 17 luglio al Parco Sportivo di Riscone alle 17 contro una rappresentativa locale. I giallorossi torneranno poi in campo sullo stesso terreno di gioco il 23 luglio alle 17 contro il Sudtirol (seconda divisione). Martedì 26 luglio, invece, la Roma sarà impegnata in un triangolare al ‘Tivoli Stadion’ di Innsbruck alle 20 contro Innsbruck e Paris Saint Germain.