PAESE SERA (L. SERAFINI) – C’è chi definisce la sfida di sabato sera tra Inter e Roma come una partita già dadentro o fuori; la sfida dove tre punti ti esaltano in vista delle sfide successive, un pareggio non dispiace a nessuno, e una sconfitta ti getterebbe in una crisi profonda. Gasperini non rischia il posto, parola di Moratti. Luis Enrique neanche, lunedì ha ricevuto l’ennesima rassicurazione sul suo lavoro da parte di Baldini. Tra i due, è sicuramente il tecnico asturiano quello nelle migliori condizioni di lavoro.L’applauso dell’Olimpico al termine della sconfitta contro il Cagliari, gli ha fatto capire che l’ambiente è pronto ad attendere ancora. La squadra ha fiducia nell’allenatore, e i giocatori lo ribadiscono ad ogni dichiarazione. Inoltre la cena di martedì sera ha consegnato a Luis Enrique un gruppo ancor più compatto. Insomma, il tecnico è nelle situazioni psicologiche e pratiche migliori per poter allenare e fare bene.
Ugualmente non si può dire di Gasperini: non ha la stima dell’ambiente,l’essere stato scelto dopo i “no” di tanti altri allenatori prima ha minato da subito la sua autorità, inoltre si ritrova ad allenare un gruppo di giocatori senza entusiasmo né voglia di vincere. La Roma arriva a Milano con una situazione psicologica migliore, e questo potrebbe rivelarsi il grande vantaggio della gara.
Davanti si cambia – Francesco Totti al centro del progetto americano? Difficile ancora da dire. Sicuramente, al centro dell’attacco di Luis Enrique. E’ lui la certezza in vista di sabato sera, è il primo giocatore da inserire in una probabile formazione. A Milano potremmo vedere una mini-rivoluzione in attacco. Gli uomini voluti a Roma da Luis Enrique, Bojan e Osvaldo, hanno deluso domenica pomeriggio e per questo sabato sera potrebbero sedersi in panchina. Il talento spagnolo, ragazzo dalla forte sensibilità, è alle prese con un piccolo problema muscolare e un’altra brutta prestazione potrebbe affossarlo. Osvaldo non è piaciuto contro il Cagliari, statico e macchinoso, è lontano da quel giocatore che piace a Luis Enrique. Le alternative, vista ancora l’impossibilità per Lamela di calciare con forza il pallone, si chiamano Borriello e Borini. Chi l’avrebbe mai pensato qualche settimana fa. Borriello inserito sul mercato a metà agosto, a sentirlo parlare appare come il primo sostenitore di Luis Enrique. E Sabato sera sarà in campo al fianco di Totti. Con loro due potrebbe esserci anche Fabio Borini (oggi presentato ai cronisti alle 15), giovane talento bolognese arrivato nelle ultime ore di mercato. Borini ha le caratteristiche perfette per il 4-3-3 del tecnico asturiano, e domenica ha dimostrato di avere una gran fame di gol: se Heinze non fosse stato in fuorigioco, dopo pochi secondi dalla sua entrata in campo, avrebbe siglato il primo gol in giallorosso. Ma con Luis Enrique, le previsioni non sono una scommessa, ma un azzardo.