Serse Cosmi intervenuto su “Radio Incontro 105.8fm Diario di Bordocampo” commenta la stracittadina di Roma: “Gli episodi nel derby possono decidere un risultato. È stata una bella partita. Devo dire che rispetto ad altri, è stato un derby giocato in maniera migliore dalle due squadre.
All’ex mister del Palermo viene chiesta la differenza che ha notato tra le due squadre romane – La Lazio ha già un’anima definita, ha comprato due giocatori nuovi in attacco ma la struttura di squadra è rimasta la stessa, la Roma è alla ricerca di qualcosa che va costruito bisogna passare anche attraverso le sconfitte, come quella del derby che è drammatica, per far crescere giocatori giovani come quelli della Roma e l’ allenatore”.
Quanto tempo occorre ad un allenatore per inculcare il proprio gioco?
“Tempo ci vuole, la Roma ha preso un allenatore inesperto del campionato che ha portato con se una cultura e filosofia di gioco diversa dalla nostra. Ha qualche giustificazione in più rispetto, per questo, rispetto ad un allenatore italiano che conosce meglio le dinamiche del calcio nostrano”.
Cosmi poi fa una panoramica sul campionato di A:
“Quando ci sono tante squadre in pochi punti significa che il campionato è livellato verso il basso. Con 12 punti oggi si è primi, nei campionati precedenti si era sesti, significa che ci sono squadre alla ricerca di risultati, di gioco. – continua Cosmi – Milan-Inter sembravano le più attardate in classifica. il Milan può recuperare, l’Inter la vedo piena di problemi e poi ci sono le solite sorprese, squadre che fanno un buon calcio” .
Sull’Inter e l’ex tecnico Gasperini:
“Gasperini è andato in una grande società, essere scelti da l’Inter è stato motivo di orgoglio. E’ chiaro che si è trovato in una situazione non facile, cosi come Leonardo prima di lui. Il fattore post-Mourinho è stato decisivo. La gestione di Mourinho nei risultati,nell’atteggiamento con giocatori, avevano trasformato l’Inter in una forza maniacale che non puoi tenere a lungo, se non con lo stesso allenatore. Nel momento in cui cambi, i giocatori diventano nostalgici. Credo sia questo il vero problema”.
Fonte: Radio Incontro