Alla vigilia della gara di domani all’Olimpico tra Roma e Palermo, Luis Enrique si presenterà tra pochi minuti davanti ai giornalisti come di consueto. Ecco di seguito il testo integrale della conferenza stampa del tecnico asturiano:
Ieri è arrivato Baldini, un commento?
“E’ la prima persona con cui ho parlato e so benissimo qual è la sua idea. Ciò che è importante è essere un buon allenatore. Io sono partito alle 5 per l’allenamento? E’ un episodio di poca importanza. Penso che ci siano tante cose da fare, devo stare vicino alla squadra e stare molto con loro. Sicuramente ci saranno allenatori migliori di me che impiegano meno tempo”.
Come ha mandato giù la sconfitta? E chi sostituirà Totti?
“Stiamo aspettando un miglioramento di Francesco e non vogliamo sforzarlo. Il derby è passato, ora aspettiamo il prossimo con voglia di vincere. Ho visto la squadra con un atteggiamento migliore delle mie aspettative, era al 100% ed è pronta ad attaccare il Palermo. Pjanic ha fatto una gara per me buona, tutta la squadra l’ha fatto. Non dico chi ha fatto bene e chi no, valuto il rendimento del gruppo prima di tutto. Faccio sempre la scelta migliore e so che tutti possono giocare”.
Domani il Palermo cercherà di fare una gara simile a quella della Lazio. Guardando il primo tempo del derby, Stekelenburg ha fatto molti rinvii, Kjaer è stato lasciato libero. In una settimana cosa avete preparato?
“Giocheranno Cissè e Klose? Non ho parlato con Mangia, so che è un bravo allenatore e non so che modulo farà, così come non ho parlato con il loro Presidente. Cerco di ottenere la migliore soluzione. Non mi è piaciuta la prima parte del derby, solo i primi dieci minuti. Ogni volta che accade io penso di lavorare secondo la mia intenzione e convincere i giocatori a farlo. Se i giocatori sbagliano è normale, ma io sono al 100% con loro, sempre. Questo non è un processo, serve tranquillità e otto o nove mesi vedremo che accade. Voglio vedere l’intenzione di gioco”.
A livello emotivo che le ha insegnato il derby?
“Non lo so, è stato molto intenso. Dovevo essere un po’ più freddo, troppa intensità. Mi aspettavo un tifo romano bellissimo e mi complimento: le canzoni, il tifo è stato incredibile. A volte sono più deluso per loro e per i giocatori che per me. Quando vedo entusiasmo e so che i miei giocatori ci credono, poi sono deluso, non per me”.
C’è qualche errore che non rifarebbe?
“Ho fatto tanti errori che non dirò. Il mio lavoro è scegliere continuamente. Non sono perfetto e sbaglio tante volte”.
Se non ci fosse stata l’espulsione di Kjaer, sarebbe entrato Lamela?
“Il primo cambio era Borriello. Lamela era una possibilità per il secondo cambio. Sta lavorando molto bene ed è in crescita”.
Lo vedremo dal primo tempo domani?
“Prima parlo con Mangia poi ti dico”.
Borriello?
“Possono giocare in 11. Posso chiedere all’arbitro… Per me ci sono cinque calciatori che possono fare le punte e sono contentissimo di avere nella mia squadra un bomber così. E in ogni allenamentoil giocatore che non gioca prova a fare sempre di più. Questa è la formula giusta di una squadra. Lo stesso discorso vale per Borini, per Borriello, Osvaldo, Lamela”.
Sabatini ha detto che nel mercato l’hanno accontentata al 60%. E’ contento al 60% di questo calciomercato e cosa manca?
”Non bisogna mai smettere di cercare giocatori che migliorino il livello. Per me la squadra più forte che ho è quella del 31 agosto. Abbiamo 29 giocatori e quelli della Primavera”.
Baldini invece ha detto che la squadra è al 50% come realizzazione del progetto
“Non lo so, io so che sono molto, troppo forse, esigente. Per me la percentuale è più bassa, mi piace che Walter pensi che stiamo facendo un buon lavoro. Però manca tantissimo, impossibile sapere quanto, non mi interessa la percentuale. Vedo gli errori che commettiamo e quando si ripetono, per me lo scopo è che il giocatore faccia quello che sto dicendo”.
Luis Enrique è già un top allenatore secondo Baldini. Si sente così?
“Non importa come mi sento, so che allenatore sono, devo imparare da tutti gli allenatori e non solo quelli che vincono tutto come Guardiola e Mourinho, anche quelli della Primavera”.
Come potrebbe cambiare il gioco della Roma con Lamela trequartista e Pjanic interno?
“Noi ad inizio campionato abbiamo Totti e Pjanic. Lamela anche è un grande calciatore, io posso mettere in campo giocatori di grande qualità. Nel calcio una squadra deve però essere equilibrata. Comunque possono giocare insieme anche tutti e tre. Però poi bisogna difendere. Comunque si, può essere. Un giocatore offensivo che difende anche lo può fare”.
In difesa Kjaer squalifica, Heinze appena recuperato, Juan è pronto?
“Di Juan ho già parlato, ha una settimana in più. Kjaer non c’è, posso anche mettere Cassetti centrale, che so che a voi piace. So cosa posso fare ma non lo dico prima. Perrotta terzino? Può farlo, ha fatto anche l’attaccante, dipende dalla mentalità”.
Dopo il derby buona risposta dei tifosi
“Sono contento, i tifosi hanno visto l’intensità, il lavoro. Io sento parole di sostegno, sappiamo di avere un tifo fedele. Ora il derby non è più importante, è importante Palermo, Genoa e Milan. Ne parliamo al ritorno, tranquilli”.
Ora tre partite in una settimana
“Si, nove punti in gioco e siamo a 4 punti dalla testa. Chi fa nove punti quindi sarà in testa o nei primissimi posti. Tre partite in una settimana implica un grande sforzo e questa situazione a lui ci fa bene, perchè siamo tantissimi giocatori che possono giocare. Per me è una situazione positiva”.
Simplicio titolare con l’Atalanta e uno dei migliori, poi non convocato al derby. Si è allenato male?
“Mai si è allenato male, è un grande professionista. Tutti si allenano bene, poi molti sono fuori dalla lista e non se lo meritano. Lui ha giocato bene con l’Atalanta, per questo non è facile fare l’allenatore. Sono scelte dolorose, è un bravo ragazzo, un bravo calciatore”.
Il suo obiettivo è portare la Roma dei primi 10 minuti al derby a giocare così per 90 minuti. Ma quella Roma non fa possesso palla. C’è stata una diminuzione del possesso palla, dipende dagli avversari o un’evoluzione del suo gioco?
“Non sono d’accordo, i 10 minuti facevamo possesso più veloce possibile senza perdere palla. In quei minuti la Roma andava veloce verso la porta e trovava sempre la soluzione. Dopo il gol giocavamo sempre indietro, io non voglio questa squadra, io voglio lo stesso atteggiamento sempre. Se puoi giocare così per 10 minuti puoi farlo tanti minuti in più. Io voglio vedere il possesso palla, orizzontale o verticale, a seconda della squadra avversaria, purchè l’obiettivo sia sempre lo stesso. Il derby è stato un peccato, era quasi meglio non aver fatto gol subito per continuare a giocare così”.
La Roma non ha mai preso gol nel primo tempo, mentre nel secondo ha perso molti punti. E’ un problema fisico?
“No, non è fisico. Non ho visto i miei calciatori, però siamo la squadra che schiera più calciatori. E’ un problema mentale, che devi scegliere una soluzione in meno di un secondo. Certo che dobbiamo migliorare la seconda parte. Problema di concentrazione? No, che a volte succede che fai un errore a metà campo e ti fanno un contropiede. Dobbiamo migliorare in tutti gli aspetti, ma fisicamente sono tranquillissimo, la squadra è forte e lavora benissimo”.
La Roma farà tre partite in una settimana. Ci sarà turn over?
“Lo faccio quando c’è una partita a settimana, in questa ce ne sono tre. Vedo cosa sento, cosa mi dicono i dottori, la situazione dei giocatori. In questa settimana ho tante possibilità. Difficile per voi indovinare la formazione questa settimana”.
Pjanic tutto bene? Si toccava la coscia oggi
“Tutto a posto per quel che ho visto io”.
Simplicio è uno dei pochi che non meritava di restare fuori, gli altri si?
“Neanche gli altri. Per quello non è facile essere allenatore della Roma. Lo dico davvero, però se hai 29 giocatori 10 non possono essere convocati. Loro lo sanno e si comportano in modo incredibile, complimenti a tutti”.
Dal nostro inviato: Emiliano Di Nardo