Miralem Pjanic, bosniaco vissuto in Francia, è stato intervistato dal quotidiano sportivo “L’Equipe” per fare il punto sulla sua nuova avventura in giallorosso:
“Un grande club,” tifosi “fanatici” che ricordano la Bosnia, una città idilliaca”, le prime parole del giocatore che ha da poco trovato casa a Roma, una città nella quale “c’è sempre qualcosa da fare”. Dopo tre stagioni al Lione, si sente che “tutte premesse ci sono (finalmente) per “esplodere”. Un allenatore, Luis Enrique, che ha fatto di tutto per averlo con sé, anche se i programmi del giovane calciatore erano quelli di restare ancora un po’ al LIone: “La mia seconda stagione, la prima come titolare era stata buona. L’anno dopo, però, non mi hanno dato molta possibilità. Hanno preso un altro nel mio ruolo (Gourcuff), che ha giocato che ha giocato molto. Non è stato facile, soprattutto perché nessuno è venuto a parlare con me quando avevo bisogno di essere rassicurato. Soprattutto alla mia età…”.
Alla Roma, invece, c’è un bel rapporto tra tutti e il tecnico asturiano incoraggia quotidianamente i giocatorie e “noi crediamo in lui”, afferma il bosniaco. “In squadra – prosegue – sanno che sono un giocatore che tiene palla, fanno tutti in modo che io possa esprimermi e mostrare cosa posso fare”. Incarna quindi il gioco voluto da Luis Enrique, anche se Pjanic ammette che il campionato italiano “è più tecnico”. E ancora: “Ci prendo gusto (ride). Per ora, dobbiamo ancora ingranare, ma vogliamo creare il nostro gioco e una nostra identità… ed io la sto trovando”.
Fonte: L’Equipe