Intervenuto anche sulle frequenze di Radio Manà Sport, il direttore sportivo della Roma Walter Sabatini parla del dopo derby, dell’arbitraggio, dei suoi ragazzi e difende senza mezzi termini il suo allenatore Luis Enrique. Ecco quanto detto dal dirigente giallorosso nel corso della trasmissione “C’è calcio per te”:
“Per lenire il dolore cercheremo di vincere quattro o cinque partite. È una sconfitta dolorosissima. Non recrimino per l’arbitraggio, la partita l’abbiamo persa noi, ma forse sarebbe stato opportuno non designare Tagliavento. La Roma? A tratti si è vista una squadra bella, visibilmente appagante, però non abbiamo avuto continuità. Merito, comunque, alla Lazio: ha fatto una buona partita, ha dei grandi calciatori, è un’ottima squadra”. La delusione per il passo falso, dunque, non si spegne, ma si cerca di guardare avanti: “Siamo furenti – continua Sabatini – non avremmo mai voluto perdere un incontro del genere. Ora inizierà un ciclo di partite importanti, sapremo reagire. Tireremo fuori le nostre qualità, Luis Enrique riordinerà le truppe e saprà ripristinare la normalità. Cosa dire ai tifosi romanisti? Mi verrebbe da bestemmiare… (ride, ndr) Cercheremo di vincere quattro o cinque partite per lenire questo dolore”. Tra le cause della sconfitta, qualcuno ha indicato Luis Enrique, troppo audace in alcune scelte tecniche. La società, però, è dalla parte del tecnico asturiano: “È un uomo di solidi principi, li trasferisce in campo e nello spogliatoio. Siamo soddisfatti del suo lavoro, anche se questo è un lunedì di piombo. È un tecnico straordinario, coraggioso e propositivo, sa relazionarsi con il gruppo. I calciatori sono contenti di lui. Si sente a metà del guado, ci sono alcuni margini da colmare, questo succederà in fretta. Se poi alla squadra servirà qualcosa, sarà responsabilità mia andare sul mercato”. A proposito del passato laziale, Sabatini non rinnega nulla: “È molto facile acquisir popolarità attraverso la dissociazione o la diffamazione. La Lazio è stata la mia società e sono grato a questo club per il periodo vissuto lì. Non credo che i tifosi della Roma possano ritenersi soddisfatti di un uomo che rinnega il suo passato. Ieri non ero allo stadio? Scaramanzia. A Parma ero mancato per un problema personale, con l’Atalanta ho pensato di fare lo stesso. La magia s’è interrotta, ora posso tornare allo stadio”.
Fonte: Radio Manà Sport