(R.Boccardelli) Nicolas Lopez detto Conejo, coniglio, per due precise caratteristiche: è veloce come una lepre, e ha i denti alla Fonseca ( vedere foto) che gli fanno assumere la tipica postura alla Bugs Bunny. Spiegato il motivo del nomignolo che gli hanno appioppato in Uruguay, va detto che Nicolas è un vero gioiellino del calcio. Piccolino come tanti sudamericani famosi, ma velocissimo di piedi e cervello: tecnica sopraffina, senso della rete, volpino nelle finalizzazioni. Lopez nelle categorie in cui ha giocato fino ad ora ha distribuito gol e assist a grappoli, imponendosi di gran lunga come miglior talento giovane dell’Uruguay. E ha avuto anche la gioia del debutto in campionato con la squadra maggiore riuscendo a segnare anche un gol nel 3-1 del Nacional al Central Espanol. Nell’occasione Lopez è stato schierato attaccante di sinistra nel tridente della squadra diMontevideo.
GRAPPOLI DI GOL – Ormai pronto per tuffarsi nel calcio dei grandi, El Conejo che i compagni di squadra chiamano anche Nico o Lopecito, si è congedato con 12 gol in 7 partite nel torneo giovanile La Punta Cup, perso in finale contro i brasiliani dell’Internacional. Lopez è stato di gran lunga il miglior giocatore del torneo chiuso da capocannoniere, succedendo tra l’altro a Luis Suarez, che un po’ gli assomiglia e che sta facendo una bella carriera in Europa. Timido fuori dal campo, un leone nel rettangolo di gioco, Nicolas è cresciuto nel quartiere La Teja di Montevideo dove lo chiamavano anche El Diente, sempre per via dell’arcata sporgente.
ECLETTICO – Nicolas Lopez può giocare indifferentemente in tutti i ruoli dell’attacco o come trequartista. Parlando di lui, il suo allenatore Carrasco ha detto: ‘este pibe habla con los pies’, questo ragazzo parla con i piedi. E’ bravissimo a smarcarsi senza pallone e a farsi trovare sempre nel posto giusto al momento giusto. Ha sempre giocato sotto età riuscendo a sopperire allo strapotere fisico dei suoi avversari. Negli ultimi tempi il ragazzo è anche cresciuto e ha messo su qualche chilo, cosa che gli è giovata moltissimo visto che adesso riesce a reggere l’urto anche dei compagni della prima squadra. A 18 anni appena compiuti Nicolas ha tutto per sfondare e non a caso in Europa e soprattutto in Italia ha cominciato a trovare parecchi estimatori.