(R. Maida) Parole interlocutorie, neutre, quasi diplomatiche. Così la Roma ha letto il pensiero di Daniele De Rossi a proposito del rinnovo contrattuale.
Nessuna sorpresa, tantomeno panico. E anzi, nella settimana del derby gli studi di Trigoria lasciano filtrare uno spiffero di sicurezza: « Firmiamo, firmiamo presto» .
REAZIONI – La struttura dell’accordo è pronta da qualche settimana ed è stata accettata da De Rossi in linea di principio: prolungamento per quattro anni ( quindi fino al 2016), con una parte fissa e una variabile, con molti bonus di squadra e incentivi al rendimento individuale. Il famoso contratto «innovativo» che aveva fatto sorridere il giocatore. Complesso, articolato. Queste dichiarazioni di De Rossi («Il mio contratto non va visto come un assillo: se anche non firmiamo la Roma risparmierà bei soldi e potrà comprare un giocatore forte come me ») non sono state interpretate in chiave negativa, come non erano state considerate esaltanti le frasi di qualche giorno prima su una generica« disponibilità »ad accomodarsi al tavolo della trattativa. Semmai l’irritazione della società, a pochi giorni da Lazio- Roma, è per le scelte del ct Prandelli, che nell’inutile partita contro l’Irlanda del Nord non ha lasciato a De Rossi nemmeno un minuto di riposo.
DISTANZA -Tornando al contratto, la distanza economica si è ridotta negli ultimi giorni (i contatti tra i dirigenti e l’entourage del giocatore sono periodici). Ma è un po’ presto per festeggiare la firma. La Roma è salita oltre i cinque milioni, De Rossi è sceso intorno ai sei. Bisogna aspettare un ultimo sforzo, da un lato e dall’altro. E’ probabile che l’arrivo di Franco Baldini, dopo Lazio-Roma, avvicini ancora di più domanda e offerta. Altrimenti, con il passare del tempo, tutto diventerà più difficile: siamo arrivati a soli otto mesi dalla scadenza del contratto, il Manchester City di Mancini è lì che aspetta con un sorriso complice per intervenire nella questione.
TEMPISTICA – E’ possibile che la prossima sia la settimana buona per la svolta. Ma l’annuncio potrebbe slittare anche ai primi di novembre, alla fine dell’Opa, sempre che l’accordo venga davvero ratificato. In questi giorni il manager di De Rossi è in Africa, al suo rientro sarà fissato un appuntamento. Nel frattempo Daniele prepara il suo derby che, se non arriva uno sciamano guaritore per Totti, vivrà da capitano. E’ un momento fantastico per la sua carriera, resettata dal nuovo ruolo che gli ha disegnato Luis Enrique, è partita una fase molto stimolante anche nella vita privata, adesso gli manca solo la radice da piantare. A casa sua.