(A. Ghiacci) – Avrebbe dovuto giocare già nel derby. Soltanto che poi l’infortunio di Rosi e il cartellino rosso rimediato da Kjaer, hanno scombussolato i piani di Luis Enrique.
Ora però non ci dovrebbe essere più alcun ostacolo: Erik Lamela è pronto all’esordio assoluto con la Roma. L’attesa per il talento argentino è tanta, i tifosi giallorosssi non vedono l’ora di poterlo ammirare. Perché è stato uno degli acquisti più costosi della nuova Roma americana e inoltre è indicato ormai da tempo, da tanti addetti ai lavori, come un possibile campione. Sul mancino, che in Argentina già considerano un fenomeno, c’erano tanti club importanti: la Roma si è mossa in anticipo, ha resistito nel momento duro della trattativa, e ha strappato Lamela al River Plate a fronte di un investimento, tasse e bonus compresi, di quasi venti milioni. «Manca poco al mio debutto» ha detto Lamela.
TREQUARTISTA – La Roma ha preso Lamela per due motivi: perché convinta che possa mantenere quanto di buono si dice su un giocatore di 19 anni e per mettere in atto un primo tentativo di trovare un erede di Totti. «Lamela mio erede? Speriamo, ce l’avremmo già in casa» ha detto il capitano nella sua ultima conferenza stampa. E il ruolo nel quale sta per essere lanciato nel calcio italiano è proprio quello che attualmente ricopre il numero dieci giallorosso: trequartista. Lamela, partendo da quella posizione, può essere decisivo, con la corsa e la tecnica di cui è dotato può rappresentare il valore aggiunto della manovra, l’uomo capace di spezzare l’equilibrio di una partita grazie a un assist in corsa o a un tiro dopo essersi liberato del primo avversario.
GRUPPO – Lamela ha praticamente terminato il suo periodo di ambientamento a Trigoria. Dopo l’infortunio alla caviglia rimediato con l’Under 20 dell’Argentina nell’ultimo Mondiale, ha ripreso il lavoro in campo stringendo il legame con i nuovi compagni. Con Heinze soprattutto, del quale Lamela ascolta tutti i consigli. E mercoledì sera c’è stata una cena a casa di Gago: gli argentini, nuova colonia in giallorosso, hanno mangiato asado e passato una serata in compagnia. C’era anche il baby, ovvio. Lamela era accompagnato dalla sua fidanzata, gli altri dalle mogli. Presenti oltre a Gago e Lamela, anche Heinze, Burdisso e Osvaldo. La compagna di Gago, la tennista Gisela Dulko, ha fatto gli onori di casa e poi postato sul social network Twitter alcuni scatti della cena
SCELTA – Domenica all’Olimpico arriva il Palermo, Lamela è pronto. Con tutta probabilità Luis Enrique deciderà di risistemare Pjanic nella posizione di intermedio sinistro. A quel punto il trequartista non potrà che essere l’argentino. Non spaventano nessuno i suoi 19 anni. Fino a qualche tempo fa in Italia sarebbero stati tanti i consigli sull’aspettare, sul rimandare l’esordio, a fronte della giovane età. Nella Roma di quest’anno però, è cambiato tutto. Lo aveva confermato Luis Enrique stesso dicendo che non avrebbe guardato le carte di identità. E il ds Sabatini, quando prende un ragazzo, è perché ci crede e lo vede bene da subito per giocare. Tutto questo vale anche per Lamela. Che, come i tifosi della Roma, non vede l’ora.