( E.Intorcia) – Altri dieci giorni d’attesa sono troppi, bisognerà pure iniziare a scaldare la lunga vigilia del derby. Ci ha pensato Miralem Pjanic, parlando dal ritiro della Bosnia, in attesa di affrontare con la sua nazionale il Lussemburgo.
L’ex centrocampista del Lione è già entrato nelle dinamiche cittadine, sa bene quanto questo risultato possa influenzare il cammino futuro in campionato, sa che è vietato sbagliare. Sa pure che lui questa partita avrebbe potuto giocarla dall’altra sponda: è stato un nome accostato a lungo alla Lazio, poi la Roma si è mossa con maggior convinzione. In biancoceleste, invece, c’è finito Senad Lulic, suo compagno nella nazionale bosniaca. « Non vedo l’ora di affrontare la Lazio e Lulic, sarà una gran partita, la gente impazzisce per il derby » , ha dato l’ex giocatore del Lione. Possibile laziale ieri, convinto romanista oggi. Un confronto tra ciò che poteva essere e ciò che invece è che in qualche modo trova una sua metafora nella partita di questa sera: ha scelto di giocare per la Bosnia, ma a livello giovanile ha indossato proprio la maglia del Lussemburgo.
IL MODELLO Frenesia derby, dunque. E se contro l’Atalanta il tecnico spagnolo lo ha proposto anche nel ruolo di Totti, quando il numero dieci giallorosso è uscito per infortunio, lui oggi dimostra di prendere esempio dal capitano anche fuori dal campo, provando a vivacizzare l’attesa del derby stuzzicando l’amico Lulic. Uno che con Reja ha sempre trovato spazio, che sicuramente andrà in campo almeno nella ripresa e che, a sorpresa, ha anche qualche chance di partire titolare. « La Roma è una grande famiglia, il gioco di Luis Enrique mi piace, è offensivo, si adatta alle mie caratteristiche. La Roma è il massimo, Totti e De Rossi sono due maestri. Il campionato italiano è più difficile di quello francese, le squadre sono più chiuse » .
NUMERI – Arrivato a Roma l’ultimo giorno di mercato, quando i giallorossi avevano già salutato l’Europa League, Miralem Pjanic si è imposto subito come punto fermo nel modulo di Luis Enrique. Sempre in campo, sempre da titolare, ha saltato solo i minuti finali di Parma- Roma, quando il tecnico asturiano l’ha sostituito con Fabio Simplicio. A Lione aveva iniziato la stagione collezionando tre presenze in campionato: dalla Ligue 1 si è congedato segnando anche il primo gol nella vittoria casalinga contro il Montpellier (2-1).