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CORRIERE DELLO SPORT. “Roma e De Rossi: c’è voglia di intesa”

Thomas DiBenedetto

(A. Ghiacci) – «Non credo ci siamo sta­te grandi incomprensioni con Tot­ti. È stata letta in maniera errata una dichiarazione di Baldini. Francesco è un giocatore impor­tantissimo per la Roma, dal pun­to di vista tecnico e per la sua sto­ria, come lo è De Rossi». E uno. «Il contratto di Daniele? La parte variabile è ok, c’è distanza su quella fissa. Ma la volontà è di trova­re un accordo». E due.

Claudio Fe­nucci, amministra­tore delegato della Roma, tocca temi caldi, caldissimi, chiarendo le linee del nuovo proget­to, che riparte dai due giocatori­-simbolo, perché romani, romani­sti e frutti del vivaio, sì, ma anche perché fortissimi in campo:«Loro possono accompagnare la squa­dra grazie all’impegno e alla clas­se. Sono due saldi assi di questa idea di calcio di Luis Enrique».

SERENITA’– Dopo le prime due vit­torie il nuovo management giallo­rosso può continuare il lavoro con maggiore serenità: «La squadra sta crescendo– ha detto Fenucci nel suo intervento a “Radio an­ch’io lo sport” – il progetto ci por­terà ad essere competitivi, sono arrivati i risultati e si è visto an­che il bel gioco. Chiaro che come in tutte le novità serve tempo. Stiamo impostando un lavoro di­verso da quello a cui siamo abi­tuati,qualche difficoltà all’inizio c’è stata, ora è tutto ok. Il trend dovrebbe portare a un costante miglioramento delle prestazioni e dei risultati».

CAMBIO – Del cambio epocale di cui si sta rendendo protagonista il club giallorosso, sia a livello tec­nico che finanziario, sembrano essersi resi conto anche i tifosi, a cui è stata chiesta pazienza: «I ti­fosi– conferma l’ad – hanno sem­pre sostenuto la squadra, anche quando i risultati non venivano, è stata una prova di maturità. La so­cietà ha voluto rinnovare e com­pletare l’organico abbassando l’età media e portando giocatori giovani di grande prospettiva, e questo ha aiutato la città a crede­re nel progetto. Non c’è nessuna volontà di abbandonare né le no­stre radici né il settore giovanile, che ha dato grandi risultati. Biso­gna però lavorare per migliorar­lo, andranno riviste alcune cose, ma abbiamo cercato ora giocato­ri di qualità per dare un futuro tecnico alla squadra».

PROTAGONISTI – Tanti i volti nuovi scelti nei vari settori. A partire dal tecnico Luis Enrique, di cui Fenucci è soddisfattissimo: «È un allenatore che ha una radicata convinzione nelle sue idee e le persegue con costante applica­zione, è un grande tecnico, ha unostaff che programma nel detta­glio. Per arrivare al calcio che vorrebbe ci sono dei passaggi in­termedi. Nelle ultime gare credo abbia cercato un’applicazione meno scolastica delle sue idee. Il primo tempo con l’Atalanta è sta­to di assoluto valore. Il derby? Uno che ha passato dal Barcello­na al Real Madrid sa bene cosa significa…». Poi la conferma, Franco Baldini, prossimo diretto­re generale, è in arrivo: «Aveva degli impegni con la nazionale in­glese e voleva rispettarli, ma è sempre stato presente, in contat­to costante con Sabatini e con me. Quanto fatto finora è stato deciso in maniera collegiale, come sem­pre deve essere in una società moderna in cui c’è lavoro di staff e che porta avanti un progetto in­dicato dagli azionisti, che riguar­da sia aspetti tecnici che econo­mici. Quando arriverà? Penso che dopo le qualificazioni comincerà a pensare ad uno spostamento re­stando in parte legato fino agli Europei alla federazione inglese».

OBIETTIVI – Presto, chiaramente, per capire dove può arrivare la Roma quest’anno: «Dirlo oggi è difficile, la squadra sta crescen­do, può avere una pausa, ma il progetto che sta nascendo può es­sere competitivo. Il campionato è nelle fasi iniziali con Napoli e Udinese che possono inserirsi sta­bilmente nella lotta per i primi posti, anche se le rose alla fine possono fare la differenza».

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