(R.Maida) Decisione presa, ballottaggio chiuso: gioca Stekelenburg. Se la testa nei prossimi giorni non ricomincia a girare, il portiere titolare si riprenderà il posto contro la Lazio. CONSULTO –Luis Enrique ha scelto ieri mattina, dopo aver osservato l’allenamento e aver parlato ai preparatori. Stekelenburg deve solo superare un pizzico di paura nelle uscite. Ma è un tipo di situazione che gli può capitare soltanto in partita. Tenerlo un’altra settimana fuori, soltanto perché la partita è importante, ritarderebbe il recupero di una sua completa efficienza. Più psicologica che fisica. In questo senso ilnoalla nazionale olandese ha dato un aiuto consistente alla Roma, lasciando al giocatore qualche giorno di riflessione in più. Perciò, a meno di insospettabili ricadute, sarà in campo per il primo derby della sua vita.
DECOLLO –Stekelenburg si era infortunato nei primi minuti di Inter- Roma, il 22 settembre, per salvare lo 0-0 contro l’arrembaggio scomposto di Lucio. Da allora, meno di un mese fa, Bogdan Lobont lo ha sostituito bene: solo due gol presi in 342 minuti, praticamente uno ogni due partite (due vittorie e due pareggi, nessuna rete incassata in trasferta). A dimostrazione che non tutto il male viene per nuocere. Ma adesso tocca al più forte. Stekelenburg ha cominciato male la stagionecome tutta la squadra, non ha ancora saputo/potuto sfoggiare la sua maestosa sicurezza, ora ha bisogno di giocare per conquistare la stima dei tifosi della Roma. «Non sono venuto qui per dire che sarò il miglior portiere della serie A– ha detto il giorno della presentazione –sono qui per ripagare la fiducia di chi mi ha voluto e per vincere trofei».
L’AMICO –E Lobont come la prenderà? Con calma, nel suo stile. Conosceva i ruoli, sapeva sin dall’inizio di essere il secondo portiere, tornerà in panchina senza fare storie. Anche perché ai duelli virtuali con Stekelenburg è abituato: già ai tempi dell’Ajax, dove i due dividevano la stanza in ritiro, l’alternanza era una cosa normale. Anzi, quando Stekelenburg era giovanissimo, il titolare era Lobont, all’epoca colonna della nazionale rumena. I due si sono giocati la porta di Amsterdam per anni, finché Stekelenburg non è stato definitivamente promosso ( 2006) suggerendo a Lobont di andare alla Fiorentina.« Stekelenburg è un grande portiere e un ottimo ragazzo– ha detto Bogdan in estate, quando è diventato ufficiale l’acquisto della Roma -,negli ultimi anni è cresciuto molto, sia nell’Ajax che nella nazionale olandese. La sua caratteristica principale è l’affidabilità ». Sabatini con lui è convinto di«avere risolto un problema, anzi il problema: il portiere». Al derby le prime risposte.