(R.Maida) La Roma confida nei piccoli azionisti. Domani parte l’Opa, l’Offerta pubblica di acquisto obbligatoria per legge, che lascia ai risparmiatori la facoltà di vendere oppure conservare il proprio pacchetto azionario. Ma siccome il prezzo fissato è di 0,6781 euro per ogni pezzo, il 40 per cento in meno rispetto a sei mesi fa e ancora più povero rispetto al collocamento in Borsa del 2000, è presumibile che in pochi accetteranno, prevedendo un aumento del valore del titolo generato dall’avvento della nuova proprietà. Non accetteràFrancesco Totti, che ha ancora una quota, mentre è tutto da capire quello che succederà con l’immobiliarista Danilo Coppola, a tutt’oggi terzo socio della Roma con una sua società ( la Tikal Plaza) per il 3,4 per cento: le sue azioni sono state dissequestrate dal tribunale di Roma nel dicembre scorso dopo la condanna a 6 anni di reclusione nel 2009 per bancarotta fraudolenta. Si tratta di oltre 4,5 milioni di pezzi, per un totale di più di 3 milioni di euro.
IL MERCATO –A Trigoria fanno i conti e sperano. I fondi per impossessarsi dell’intera torta (compreso dunque il rimanente 33 per cento) sono già stati immobiliizzati: 30 milioni. Ma se nessuno, o quasi nessuno, vorrà monetizzare, sarà soltanto un vantaggio per la nuova società. Che potrà spostare la somma verso altri investimenti, a cominciare dal mercato di gennaio. Luis Enrique ha manifestato l’esigenza di un paio di laterali difensivi e di un centrocampista,Sabatini proverà ad accontentarlo. Aspettando, naturalmente,che si chiarisca la situazione del gioiello uruguayanoNico Lopez, diciotto anni, trequartista sul genere di Lamela. Gioca nel Nacional Montevideo, la Roma è sicura di averlo in pugno nonostante le mosse del Penarol.
INIZIO NOVEMBRE –L’opzione per accettare l’Opa si concluderà il 6 novembre, salvo rinvio. Solo a quel punto si conoscerà la portata definitiva dell’investimento Roma da parte del gruppo statunitense. Nel frattempo ThomasDiBenedetto è tornato a Boston e sta valutando le prossime strategie imprenditoriali con i soci americani. Si sta parlando anche dell’ipotesi cinese, conl’interessamento del fondo sovrano China Investment Corporation, ma per il momento questa idea è trattata con una certa indifferenza negli Usa: finché non sarà formulata un’offertaconcreta a Unicredit, pronta a liberarsi di metà della sua partecipazione nella Roma, queste voci sono considerate alla stregua di un gossip finanziario.
IL PROGRAMMA –DiBenedetto rientrerà in Italia per il derby: potrebbe sbarcare a Fiumicino sabato o addirittura domenica mattina, per non mancare alla prima partita contro la Lazio. Subito dopo, lunedì, riprenderà un aereo per gli Stati Uniti. Tornerà nuovamente per l’assemblea degli azionisti (27 ottobre) che dovrà ratificare le nomine del Consiglio di amministrazione di cui è presidente. E Franco Baldini? E’ atteso la prossima settimana con un compito immediato: fare il contratto a De Rossi. Potrebbe essere questo il primo regalo del Baldini-bis.