( A.Catapano) – Un piccolo passo per l’uomo, un grande balzo per la Roma? I prossimi giorni (mesi?) chiariranno il peso del colloquio avuto da Franco Baldini e Daniele De Rossi mercoledì: se sarà stato decisivo per il rinnovo, se almeno avrà inaugurato una fase-2 della trattativa.
«Incontro breve, in cui il d.g. ha ribadito al giocatore la volontà di rinnovargli il contratto e farne il simbolo della Roma americana. Niente di più», raccontano da Trigoria. Anche perché, che altro dirgli se non si può ancora parlare di soldi?
Forbice ampia Chi può assicurare oggi il lieto fine? E, nel caso, chi si sarà sacrificato di più, De Rossi o il club? Il centrocampista ha promesso che non andrà «mai via dalla Roma a parametro zero».E Claudio Fenucci e Walter Sabatini, che hanno portato la trattativa fin qui, in più occasioni hanno assicurato che «società e giocatore non hanno alcuna intenzione di separarsi». Ed è vero pure che De Rossi ha accettato almeno il modello contrattuale, un ingaggio fisso e ricchi premi facilmente raggiungibili. Ma l’entità dello stipendio è tutta da stabilire e su questa cifra, fondamentale per determinare la busta paga, la forbice è ancora ampia, circa un milione e mezzo. Non è un mistero che De Rossi chieda più di sei milioni netti a stagione, un investimento che fa tremare i polsi a DiBenedetto.
Contributo Ed è qui che può intervenire Franco Baldini. Non tanto sul giocatore o sul procuratore Sergio Berti, che difficilmente il neo d.g. porterà ad abbassare le pretese. Quanto sulla proprietà: convincerla della necessità di un investimento tanto oneroso, in controtendenza rispetto alla volontà di abbassare il monte ingaggi, già disattesa peraltro dalla campagna acquisti estiva.
Bandiera Intanto, c’è un dato: Daniele De Rossi è il giocatore più utilizzato da Luis Enrique, anzi è l’unico che ha disputato in campionato tutte le partite e tutti i minuti: 575′, mai sostituito, neppure una volta. De Rossi è il volante della squadra e — per carisma, autorevolezza e profondità di pensiero — sta diventando pure la bandiera di questo nuovo progetto. Un esempio? Recentemente, dopo aver superato le presenze in campionato con la Roma di Agostino Di Bartolomei (oggi 255 contro 245), ha confessato: «Mi è sembrato quasi irriguardoso per la grandezza dell’uomo e del giocatore». Parole molto apprezzate dalla dirigenza. Non è un caso che il 31 ottobre, al Festival di Roma, sarà proprio De Rossi a rappresentare la squadra alla prima di 11 metri, il film dedicato ad Ago.