(M.Ferretti) Una brutta sorpresa. Francesco Totti non se l’aspettava perchè sabato sera, lasciando lo stadio Olimpico in compagnia del figlio Cristian, aveva dispensato sorrisi e ottimismo. «Sto bene, nessun problema…», le sue parole per commentare l’uscita anzitempo dal campo e la sostituzione forzata con Pizarro.Aveva avvertito dolore alla coscia destra, all’altezza del gluteo, aveva preferito non rischiare e chiedere la sostituzione ma dopo la doccia si sentiva meglio, con il muscolo più sciolto, meno contratto. Ecco perchè quando la dott.ssa Giannini, ieri mattina a Villa Stuart, gli ha comunicato l’esito della risonanza magnetica di controllo, Totti è sbiancato: lesione muscolare, una sorta di stiramento tra il primo e il secondo grado. Traduzione: sette giorni di stop assoluto, derby di domenica 16 a (grosso) rischio.Se non ci fosse stata la sosta, se si fosse dovuto giocare domenica prossima, il capitano sarebbe stato sicuramente indisponibile. Il fatto che si dovrà giocare tra due domeniche autorizza un cauto ottimismo: Totti già oggi si presenterà al Bernardini per cominciare le cure fisioterapiche e per tutta questa settimana sarà nelle mani del fido Silio Musa, il suo terapista di fiducia. Poi, se il muscolo della coscia glielo consentirà, all’inizio della settimana prossima potrà riavvicinarsi al campo. Ci sarà bisogno che tutte le cose andranno giorno per giorno nel verso giusto per sperare di vedere Totti in campo contro la Lazio, senza dimenticare che Luis Enrique è allenatore che non guarda in faccia nessuno e che da tutti i suoi giocatori, Totti compreso, pretende il massimo della condizione.L’infortunio di Totti è una brutta notizia per Luis che contro l’Atalanta aveva dato fiducia al capitano dal primo minuto per la quinta volta consecutiva in campionato, ricevendo in cambio l’ennesima prestazione a tutto tondo. Impiegato da trequartista, con licenza di muoversi a suo piacimento, Francesco nel primo tempo ha proposto calcio ad altissimo livello, mettendosi al servizio dei compagni senza disdegnare la conclusione personale. Luis aveva studiato tatticamente la partita in maniera diversa rispetto a Parma, dove aveva proposto Osvaldo più accentrato e quasi dritto per dritto davanti a Totti, con Borini largo a destra. Sabato, invece, sapendo che i due centrali difensivi di Stefano Colantuono sono piuttosto statici e macchinosi, ha chiesto a Osvaldo e Bojan di stare più larghi per non creare eccessiva densità al centro. E per favorire l’inserimento del trequartista, cioè di Totti, oppure di uno tra Simplicio e Pjanic quando il capitano palla al piede si spostava a destra o a sinistra.In questa maniera la Roma aveva sempre un trequartista centrale anche se Totti era in posizione defilata. Un Totti al cento per cento dentro il progetto tattico di Luis, e in condizioni smaglianti di forma. Poi, quel lancione, la smorfia di dolore, la perplessità preoccupata, il cambio con Pizarro e… il resto è cronaca delle ultime ore.È evidente, per quanto detto, che l’assenza di Totti sarebbe un danno molto grave per l’economia del gioco giallorosso. Uscito il capitano, Luis ha messo Pjanic nella posizione di trequartista ed è facile immaginare che se Francesco non dovesse farcela sarà proprio il bosniaco a giocare in quella delicata posizione. Solo che Luis, visto gli impegni delle Nazionali, potrà (ri)avere l’intera rosa a disposizione soltanto mercoledì o giovedì della prossima settimana.