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IL ROMANISTA. Fenucci: “De Rossi? Rinnovo più vicino”

Claudio Fenucci

(L.Pelosi) – «La squadra sta crescendo, il progetto ci porterà ad essere competitivi: sono arrivati i risultati e si è visto anche il bel gioco».L’ad della Roma, Claudio Fenucci, ospite di Radio anch’io lo sport, parla di tutto ciò che è il mondo della nuova Roma.

Ascoltarlo è un piacere, anche perché non si tira indietro di fronte a nulla, come suo solito. E allora ci si toglie subito l’argomento più spinoso, il contratto di De Rossi«Siamo arrivati a una definizione della parte variabile, sulla parte fissa c’è distanza, ma la volontà di trovare l’accordo». Il resto è tutto da ascoltare.

LA ROMA, LA RIVOLUZIONE «Come tutte le cose che hanno dei contenuti di novità, hanno bisogno di tempo. Abbiamo iniziato la stagione con un progetto tecnico nuovo, diverso da quello a cui siamo abituati. Qualche difficoltà all’inizio c’è stata, in parte è stata superata e le prestazioni della squadra sono confortanti e ora stanno arrivando anche i risultati. Nelle prime partite abbiamo fatto delle prestazioni meno brillanti, ora stiamo facendo meglio, ma siamo in un progetto di crescita. Il trend dovrebbe portare a un costante miglioramento delle prestazioni e dei risultati. I tifosi hanno sempre sostenuto la squadra, anche quando i risultati non venivano, è stata una prova di maturità. La società ha voluto rinnovare e completare l’organico abbassando l’età media e portando giocatori giovani di grande prospettiva, e questo ha aiutato lacittà a credere nel progetto. La rosa è competitiva».

LUIS ENRIQUE «È un allenatore che ha una radicata convinzione nelle sue idee e le persegue con costante applicazione, è un grande allenatore e ha uno staff che programma nel dettaglio le attività. Per arrivare al calcio che vorrebbe esprimere ci sono dei passaggi intermedi e nelle ultime gare credo abbia cercato un’applicazione meno scolastica delle sue idee e questo ha aiutato la squadra a raggiungere il risultato e vedere un gioco più divertente. Il primo tempo con l’Atalanta è stato di assoluto valore»

BALDINI «Franco Baldini aveva degli impegni con la nazionale inglese e voleva rispettarli, ma è sempre stato presente, in contatto costante con Sabatini e con me. Quanto fatto è stato deciso in maniera collegiale, come sempre deve essere in una società moderna in cui c’è lavoro di staff e che porta avanti un progetto indicato dagli azionisti, che riguarda sia aspetti tecnici cheeconomici. Qualche anno di esperienza ce l’abbiamo e non credo che la presenza fisica di Baldini avrebbe cambiato le cose. Quando arriverà? Penso che dopo le qualificazioni comincerà a pensare ad uno spostamento restando in parte legato fino agli Europei alla federazione inglese».

TOTTI «Non credo ci siamo state con Totti grandi incomprensioni. È stata letta in maniera errata una dichiarazione di Baldini. Francesco è un giocatore importantissimo per la Roma, dal punto di vista tecnico e per la sua storia, come lo è Daniele De Rossi, che possono accompagnare la squadra grazie all’impegno e alla classe. Sono due saldi assi di questa idea di calcio di Luis Enrique. Per il processo di costruzione di una squadra bisogna sentire il parere dell’allenatore, le sue esigenze e andare incontro alle scelte. È ovvio che qualche giocatore era ben conosciuto da lui, ma la nuova società ricerca indipendentemente bravi giocatori».

LO STADIO «Lo stadio è un’idea centrale nel progetto economico per colmare il gap dei ricavi che la Roma ha rispetto ai suoi competitor. Ci vorrà del tempo, c’è una legge che dovrebbe essere al più presto licenziata alla Camera. Non credo che gli stadi possano essere da soli la soluzione per il calcio italiano, ma un’opportunità dal punto di vista economico e culturale. Ci vogliono progetti seri, ma è importante trovare la normativa per accelerare l’iter dei progetti. Ma noi stiamo avviando varie alternative permigliorare l’esperienza che i tifosi vivono allo stadio Olimpico».

I GIOVANI «Non c’è nessuna volontà di abbandonare le nostre radici e il settore giovanile della squadra che ha dato grandi risultati, ma bisogna lavorare per migliorarlo. Credo vadano riviste alcune cose, ma abbiamo cercato ora giocatori di qualità per dare un futuro tecnico a questa squadra».

IL DERBY «Luis Enrique e il derby? Uno che ha passato dal Barcellona al Real Madrid sa bene cosa vuol dire il derby a Roma…. Totti sarà al derby? Bisogna aspettare una settimana per valutare se impiegarlo o meno. Dire oggi quale sarà il piazzamento della Roma è difficile, la squadra sta crescendo, può avere una pausa ma il progetto che sta nascendo può essere competitivo. Il campionato è nelle fasi iniziali con Napoli e Udinese che possono inserirsi stabilmente nella lotta per i primi posti, anche se le rose alla fine possono fare la differenza».


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