(F.Bovaio) Cominciamo dalla difesa, che contro il Palermo ha ritrovato Juan. Il brasiliano non giocava dalla sconfitta subita a Catania alla penultima dello scorso campionato(15 maggio) e con il suo impiego i giocatori finora utilizzati in difesa da Luis Enrique sono diventati dodici. Ovviamente comprendendo i due portieri (a proposito, ottimo Stekelenburg ieri) e anche Perrotta e Taddei, impiegati come terzini. Tra tutti il difensore più utilizzato è stato Burdisso: nove volte tra campionato ed Europa League.
Al di là di chi ha giocato e chi no, però, il dato che vogliamo sottolineare è che per la terza volta in questa stagione la Roma ha chiuso una partita con la porta imbattuta e che per la prima volta ci è riuscita all’Olimpico, dove finora aveva incassato sette gol sempre tra campionato (sei) ed Europa League (uno). Tutti nella ripresa. Le due partite precedenti nelle quali i giallorossi erano riusciti a non subire reti erano state le trasferte di Milano con l’Inter (finita 0-0) e Parma, dove vinsero 1-0 con gol di Osvaldo. Detto ciò passiamo all’attacco, o meglio al protagonista della partita di ieri, Erik Lamela, autore di una rete strepitosa. L’argentino non avrebbe potuto esordire meglio nella nostra serie A con la maglia della Roma, eguagliando quello che aveva fatto più di un bomber giallorosso del passato. Parliamo, ad esempio, del suo connazionale Pedro Manfredini, che andò subito in rete (4’) in Fiorentina-Roma 3-1 dell’11 ottobre 1959 (a Lamela è andata meglio, visto che la sua rete ha portato in dote la vittoria). Stessa storia per Roberto Pruzzo, che esordì, segnando, all’81’ di Verona-Roma 1-1 dell’1 ottobre 1978. Grazie alla sua rete i giallorossi pareggiarono quella realizzata in apertura su rigore da Calloni. In gol all’esordio anche Pierino Prati, autore al 3’ della ripresa del momentaneo 1-1 di Roma- Bologna, poi vinta per 2-1 dai giallorossi grazie al gol di Di Bartolomei al 73’.