(M.De Santis) Tre punti per dimenticare il derby e incominciare nel migliore dei modi il tour de force della verità. La Roma è tutta qui: felice e contenta per aver domato il Palermo, ma ancora con il cartello di lavori in bella mostra. «Una vittoria importantissima», sentenzia Daniele De Rossi.«Soffrire contro il Palermo è normale, ma quello che conta davvero è che siamo una squadra compatta. Anzi, incomincio a vedere degli sprazzi di una squadra vera con un’idea di gioco ben precisa a prescindere dagli interpreti». Un’altra cosa che conta è che la Roma, «nonostante la rivoluzione», è di nuovo lì, nel gruppone di chi non è neanche tanto lontano dalla vetta di un campionato ancora troppo strano. «Non esserci – analizza De Rossi – sarebbe stato gravissimo perché il torneo è equilibrato e la classifica è abbastanza corta». Un pensierino per Lamela, un altro per Josè Angel (vittima dei «cazziatoni» del biondo di Ostia nel bel mezzo della gara) e bocca tappata sul contratto: «Lamela è bravo e ha quella tigna che serve. Mi dispiace aver sgridato Josè Angel, ma lui con un pizzico di cattiveria in più in fase difensiva, può diventare un fuoriclasse. Il rinnovo? Ha già detto tutto Baldini, non c’è niente da aggiungere».
Pizarro si autopromuove e loda Luis Enrique. «Sono soddisfatto della mia prestazione. Mi sono trovato benissimo con De Rossi e Gago così come con questo modulo che ci permette di giocare a calcio. Luis Enrique ci ha portato gioventù, voglia, passione e idee nuove. Con lui mi trovo benissimo, tra di noi non c’è mai stato nessun problema ma sempre e solo un rapporto leale. Ora ho risolto i miei guai fisici, lavoro con la squadra e sto bene. Questa, per la Roma, sarà una settima di fuoco». Anche Cassetti, riportato dal primo minuto nel suo habitat naturale sulla fascia destra, ha voglia di parlare del suo rapporto con Luis Enrique: «Ci confrontiamo in continuazione, lui sceglie quello per il bene della squadra e io faccio solo il mio dovere. Meglio da centrale o da terzino? Mi ha fatto piacere rigiocare sulla fascia, è quello che so fare meglio». Il ds Walter Sabatini, ritornato in tribuna all’Olimpico, fissa la prima data X della stagione giallorossa: «Dopo Genoa e Milan capiremo la Roma».