Il tecnico del Palermo Devis Mangia ha incontrato i giornalisti nella conferenza stampa pre gara
Il modulo?
“L’unica cosa che dico è che io ragiono sempre per il bene della squadra. Ho le idee chiarissime su ciò che andrò a fare domani e questo sarà indirizzato soltanto al bene della squadra. Siamo convinti di ciò che andremo a fare contro la Roma”.
Il colloquio con Zamparini?
“Se influirà nelle mie decisioni? No, perché ho troppo rispetto del presidente e del mio lavoro. L’allenatore deve svolgere al meglio il suo ruolo, ascoltando i suggerimenti, prendendo sempre le proprie decisioni. E questo non vuol dire essere un presuntuoso. Un allenatore analizza e valuta quello che vede sul campo. E’ giusto che il presidente esprima le proprie opinioni. Io cerco solo di fare il bene del Palermo, perché questo non è il “Devis Mangia Football Club”. Tutte le scelte tecnico-tattiche sono in funzione dei colori rosanero. E’ vero che parlo con Sogliano e con la squadra, ma alla fine dei conti sono io a decidere ciò che ritengo giusto. Ripeto: per me conta solo la squadra, e non ragione in funzione dei singoli”.
Il blocco nelle partite fuori casa?
“A San Siro non eravamo sicuramente in vacanza. La squadra per 40 minuti ha tenuto un atteggiamento difensivo praticamente perfetto, senza riuscire però a dettare le ripartenze. Sappiamo di aver fatto meno bene rispetto alle partite precedenti, ma ho la situazione generale della squadra ben chiara nella mia testa. Noi comunque ragioniamo con l’obiettivo di migliorare giorno dopo giorno”.
Sono possibili modifiche tattiche in funzione del colloquio con Zamparini?
“Ripeto nuovamente, io lavoro per la squadra. Parlo con i ragazzi, che sanno bene cosa pretendo da loro fin dal mio giorno a Palermo. Se dovessi cambiare qualcosa non sarebbe in funzione di “pressioni” esterne. Cambierei solo considerando le caratteristiche della squadra. Ho sempre detto che avrei giocato con 4 difensori e 2 attaccanti. I 4 centrocampisti vanno disposti in base alle singole partite da affrontare. E questo l’ho sempre detto ai ragazzi. Qualche modifica l’ho provata, ma solo perché ho difficoltà a variare nel corso del match se prima non le sperimento nel corso degli allenamenti. Tutte le valutazioni sono in funzione della gara con la Roma, che è il nostro obiettivo”.
Un commento sulla Roma e Totti.
“La Roma è una squadra che ha un progetto e per la mia idea di calcio va già apprezzata per questo. Il fatto che Totti sia un giocatore che incide è sicuramente la verità, ma la squadra giallorossa ha una rosa importante che le consente di ottenere risultati anche senza il suo capitano”.
Il Palermo fa pochi gol in trasferta
“Alcuni dati dimostrano che facciamo meglio alcune cose in casa piuttosto che in trasferta. Trovare la soluzione è complicato. E’ un insieme di fattori che la squadra conosce e che deve migliorare. L’unico modo per farlo è lavorare sul campo. Dobbiamo crescere sotto tanti punti di vista. Ogni accadimento per me è una tappa. Questa squadra, comunque, è destinata a crescere”.
Ilicic e Zahavi?
“Loro sono due giocatori in grado di ricoprire sia il ruolo di trequartista che di seconde punte, tutto dipende anche dal tipo di partita che si va ad affrontare. Sono sicuramente dei giocatori offensivi, anche se con caratteristiche diverse. Se possono giocare insieme dietro una punta? Si potrebbero farlo”.
Bacinovic?
“E’ convocato. Le scelte non le faccio in funzione dei cognomi dei giocatori. Armin è un giocatore di grandissima prospettiva, ma deve dimostrarmelo sul campo. Gliel’ho anche detto stamattina, perché non nascondo nulla ai ragazzi”.
Migliaccio?
“Lui è un gran giocatore in grado di dare un gran contributo alla squadra sia dietro che in mezzo al campo. Vedremo dove giocherà domani”
Miccoli?
“Anche lui è convocato. E’ giusto tener conto che abbiamo 3 partite in una settimana. Fabrizio è disponibilissimo. Se sta meglio di sabato? Col Milan ho fatto la scelta che ho ritenuto più corretta. Fabrizio ha una “cassa di risonanza” differente rispetto agli altri giocatori, e anche lui lo sa. Legare un risultato a un giocatore, però, non fa parte del mio credo”.
La trasferta di Roma?
“Come sono disposti i giocatori non ha importanza, perché la palla si muove. L’importante è l’aspetto mentale, che deve venir prima dei moduli. La scorsa settimana non sono riuscito a portare la squadra sulla strada giusta”.
Come ha trascorso la settimana di avvicinamento alla Roma?
“A inizio settimana ho trovato una squadra che sicuramente era rimasta un po’ scossa dopo la sconfitta contro il Milan. Nel resto della settimana però la squadra è stata serena. La chiusura degli allenamenti alla stampa non è stata sicuramente legata alla sconfitta contro i rossoneri”.
La mentalità della Roma:
“Se me li aspetto arrabbiati dopo il derby? Sicuro. Ma anche noi avremo voglia di rivalsa. I giallorossi sono una grande squadra, ma è giusto andare all’Olimpico per giocare la nostra partita”.