Nel giorno del compleanno di Giorgio Rossi è stato presentato il libro ‘Il primo della fila: una vita con la Roma dal 1957 ai giorni nostri’, scritto da Massimo Izzi per raccontare la storia “giallorossa”del massaggiatore alle dipendenze del club di Trigoria. L’evento è iniziato alle ore 11 a ‘Palazzo Valentini’, presente tra gli altri anche il ds della Roma, Walter Sabatini.
AUDIO WALTER SABATINI
Diversi personaggi che negli anni hanno fatto la storia della Roma erano presenti all’evento. Anche l’ex presidente Rosella Sensi, queste le sue parole: “Un mio ricordo? I ricordi sono i 18 anni di vita vissuti insieme, soprattutto i primi in cui ero terrorizzata e quando entravo a Trigoria c’era la sua presenza rasserenante. E’ stato supporto in ogni momento del lavoro della Roma, era sempre presente e indispensabile nell’andamento del lavoro dello spogliatoio. Un ricordo personale è stato quello dell’anno dello Scudetto, non si può dimenticare un percorso che papà aveva cercato già dagli anni precedenti. Giorgio ci ha accompagnato con esperienza fino al giorno dello Scudetto con grande emozione. Il rapporto con mio padre? Da uomini di altri tempi, con grande determinazione e dolcezza era un rapporto di grande sintonia, erano due persone che dovevano esserci sempre per la Roma e credo che Giorgio dovrà esserci sempre e sarà un aiuto per i giocatori che ci saranno perché è determinante per insegnare i valori veri dello sport”. Subito dopo a parlare è l’eroe di giornata Giorgio Rossi: “Il ricordo più bello? Quando sono stato nominato Cavaliere della Roma e poi ovviamente lo scudetto. Pruzzo e Ancelotti si facevano un goccino di grappa qualche sera mentre i tedeschi volevano un po’ di birra, dicevano che faceva da sonnifero”. In successione arrivano anche le telefonate di Francesco Totti, Vincenzo Montella.
12.30, Giorgio Rossi: “Sono grato alla famiglia Sensi e al presidente Viola. Per la Roma ho lasciato il posto fisso all’ospedale per firmare inizialmente per due anni ma è stato bellissimo. Tante cose ho saputo nello spogliatoio, ma a chi chiedeva qualcosa all’esterno ho sempre risposto: io non so nulla, non vedo, non sento e soprattutto non parlo. Ho cercato di aiutare molti giocatori”. Parla anche l’indimenticato “core de Roma” di Losi: “Purtroppo non ho avuto la fortuna di averlo come massaggiatore quando io giocavo, è stato un peccato perché l’ho sempre visto lavorare in un certo modo, una grande persona” Sale sul pulpito anche Walter Sabatini: “Sono stato qui nel 1976, quando sono arrivato a Trigoria quest’anno è stato un importante segno di continuità, mi ha emozionato. Questa mattina all’insegna del sentimento, si percepisce l’essere romanisti qui dentro, c’è tanto del sentimento romanista, oggi ci ha lasciato Lino Cascioli, che alla vigilia di Roma-Milan era molto preoccupato chiamandomi. Stava morendo eppure si preoccupava di chiamare il Ds della Roma per dire di stare attenti in difesa. Un grandissimo. Tornando a Giorgio, è stato bellissimo rivederlo a Trigoria e gli porto i saluti di tutta la Roma”