Intervistato dalla redazione di tuttomercatoweb.com, Xavier Jacobelli, direttore di Quotidiano.net, ha analizzato la sfida tra Roma e Milan che andrà in scena questo pomeriggio allo stadio Olimpico:
La Roma continua ad avere un andamento altalenante, mentre il Milan ha ritrovato la strada della vittoria. Che partita sarà?
“La Roma avendo cambiato società, allenatore e attuato una rivoluzione quasi totale dell’organico è evidente che avrebbe incontrato delle difficoltà di assestamento, tant’è vero che Luis Enrique dopo la sconfitta con il Genoa, avvenuta per altro in modo rocambolesco, si è dichiarato soddisfatto del livello di gioco raggiunto dalla sua squadra. Ora io credo che l’operazione Roma avrà successo, se ci sarà la pazienza necessaria per consentire a Luis Enrique di svolgere il suo lavoro. Per certi versi, seppur in ambiti completamente differenti, Arrigo Sacchi, quando arrivò al Milan nella stagione ’87-’88, fece anche lui una rivoluzione e all’inizio suscitò scetticismo e perplessità anche perché i risultati non vennero subito, come è normale che sia. Io credo che da un lato ci sarà questa Roma assolutamente spregiudicata e quindi a mio avviso se confermerà i progressi di gioco potrà rendere la vita difficile al Milan, dall’altra parte invece abbiamo avuto la prova provata che man mano che Allegri ha recuperato gli infortunati eccellenti ha ritrovato la sua squadra. Quasi unanimamente alla vigilia del campionato il Milan era stato indicato come la squadra favorita e conferma questi pronostici adesso che Boateng e Ibrahimovic sono tornati ai massimi livelli. Io sono particolarmente felice per Nocerino perché quando era stato ingaggiato, l’ultimo giorno di mercato, molti storsero il naso e dissero: “Ma che razza di acquisto è?” come se non fosse uno dei migliori centrocampisti italiani. Aveva già fatto vedere le sue qualità nel settore giovanile della Juventus e poi credo che sia stato veramente un eccellente rinforzo necessario alla luce degli infortuni di Flamini e poi della squalifica seguita dall’infortunio di Gattuso”.
Nelle due ultime gare il Milan dopo essersi sbloccato è diventato travolgente, ma durante la gara ha ancora troppi cali di concentrazione, un vantaggio che può essere sfruttato dalla Roma?
“Potrebbe sfruttarlo se il Milan ripetesse il primo tempo di Lecce, quando sembrava in catalessi ed era assolutamente irriconoscibile. Io però non credo, stante l’importanza della partita che è difficile, che il Milan possa andare in campo all’inizio sottovalutando l’avversario o concedendosi quelle distrazioni. Penso anche sia una questione legata all’anomalia di questo campionato e del suo precampionato: prima c’è stata la farsa dello sciopero dei giocatori, farsa perché poi la giornata verrà recuperata il 21 dicembre, il campionato quindi sarebbe iniziato prima e il precampionato è stato caratterizzato da pochissime gare ufficiali, pertanto ci voleva un periodo di assestamento e adesso dopo otto partite i valori autentici cominciano a rivelarsi”.
La Roma fa del possesso palla il cardine del suo gioco, ma spesso il tener palla risulta sterile perché i giallorossi non lo concretizzano rendendosi pericolosi sottoporta. Il Milan potrà avere la meglio se sfrutterà l’incisività dei suoi attaccanti?
“Questa è una chiave di lettura interessante. A questa Roma manca Totti, che è imprescindibile. Quando a inizio stagione ci fu quella diatriba, non certo sollevata da Totti ma dalla dirigenza, relativa al fatto che il capitano potesse essere un problema, francamente trovavo totalmente fuori luogo questo tipo di dibattito perché credo che la Roma con Totti, che purtroppo tornerà solo dopo la pausa del campionato per gli impegni della Nazionale, sarà allora una squadra davvero importante. C’è Lamela che è un giocatore davvero molto interessante, ma ha diciannove anni e quindi ha bisogno del tempo necessario per ambientarsi nel calcio italiano, dove finora ha disputato due partite. Perciò è fondamentale la tenuta della difesa della Roma anche perché, come diceva lei prima, quando si scatenano gli attaccanti del Milan non ce n’è per nessuno”.
Alla luce di tutto ciò sarà una partita con gioco spumeggiante o tattica?
“Alla luce di quanto fatto vedere fin qui dalla Roma Luis Enrique la metterà sul piano del ritmo e del possesso palla, ma la squadra dovrà essere molto veloce perché se si aggredisce il Milan, soprattutto all’inizio della partita con un ritmo elevato, lo si mette in difficoltà, se invece si consente al Milan di fare il suo gioco si è morti. Quindi mi aspetto una partita divertente e ricca di gol e poi dal punto di vista tattico sono curioso di vedere di fronte ad un avversario del calibro del Milan quali siano gli ulteriori progressi della Roma, ma è fuori discussione che se il ritmo non sarà molto elevato si farà il gioco del Milan”.
Fonte: Redazione tuttomercatoweb.com