“Risposta importante? Sì, recuperare da una sconfitta come quella del derby non era facilissimo. I giocatori si sono subito ritrovati riproponendo il calcio che vogliamo portare avanti. Siamo stati anche un po’ fortunati, ma senza fortuna non si vince mai. Lamela un mio colpo? E’ un colpo della Roma, opero per la Roma e faccio le scelte per questa società. La cosa che mi dà più soddisfazione è il pressing che ci è riuscito e ci ha fatto trovare il gol. Calcio di grandi rischi o si può migliorare? Ci sono difetti di trasmissione di palla, ma oggi in alcune frazioni di partita abbiamo sviluppato il calcio che Luis Enrique ha in testa, pur essendoci presi dei rischi nell’arco della partita. Se Lamela può diventare più forte di Pastore? Di Pastore venne acquisita solo una quota, non credo di poter fare un parallelo. Sono giocatori diversi: Pastore gioca un calcio tutto suo, Lamela è un po’ più pragmatico. Questo ragazzo che ha esordito in modo autoritario, anche se gli manca ancora molto sul profilo del ritmo e dei movimenti perché si è allenato poco. Dobbiamo aspettarlo. Stekelenburg? Son contento, è stato decisivo e siamo molto contenti della sua prestazione, aveva già giocato bene con la Lazio. E’ uscito da un infortunio fastidioso, è rientrato con coraggio, può essere decisivo. Pochi talenti italiani? Sono molto attento anche ai nostri calciatori, abbiamo giovani forti che conoscete già e li spingeremo. E’ un problema del calcio, ci sarebbero tante cose da poter fare”.