ROMA– Avevano organizzato una vera e propria truffa ai danni dello Stato, della Figc e di Roma e Lazio, riuscendo a modificare il sistema informatico gestionale della Federcalcio per clonare le tessere di ingresso alla tribuna d’onore dello stadio Olimpico. Le indagini – condotte dagli uomini della Polizia amministrativa della Questura di Roma diretta dal dottor Edoardo Calabria – hanno consentito di bloccare il traffico illecito e hanno portato alla denuncia di due cittadini romani, entrambi pluripregiudicati: C.B. di 66 anni e S.M. di 54 anni per i quali è scattata la denuncia in stato di libertà per truffa aggravata e ricettazione. Per il primo l’accusa è anche di sostituzione di persona e favoreggiamento personale. È stato accertato che uno dei due denunciati era riuscito ad acquistare sotto falso nome una stampante termografica dello stesso tipo e modello utilizzato dalla Federcalcio; l’altro invece si era procurato un fac-simile delle tessere che venivano falsificate per essere vendute nell’ambiente delle loro frequentazioni a cifre variabili tra 500 e 1200 euro. I due avevano anche l’accortezza di cambiare continuamente i numeri delle loro utenze telefoniche. Per arrivare a troncare il traffico illecito, il responsabile della Polizia amministrativa Edoardo Calabria ha disposto nei mesi scorsi una serie di controlli incrociati con le liste dei titolari delle tessere: gli investigatori sono riusciti a intercettare 25 nominativi che non combaciavano con i legittimi assegnatari. I falsi titolari sono stati fermati dagli agenti della Polizia amministrativa mentre si accingevano a entrare allo stadio Olimpico in occasione delle gare Lazio-Fiorentina, Roma-Napoli e Roma-Brescia della scorsa stagione. Per loro è scattata l’accusa di ricettazione. Le indagini sulla truffa ai danni dello Stato, della Figc, delle società Roma e Lazio non si sono concluse e vanno avanti per verificare l’eventuale coinvolgimento di altre persone.
Fonte: Ansa