Secondo appuntamento con la nuova rubrica di “GazzettaGiallorossa”,
Calcio&Glamour, in cui settimanalmente vi racconteremo le mode e i temi caldi del momento che riguardano il tanto amato mondo del pallone.
Dai carcerati che si tatuano…
..ai tatuaggi che ti fanno carcerare!
Proprio cosi!
Questa settimana mettiamo in guardia i nostri amati calciatori, che di tatuaggi ne sono pieni davvero fin sopra la testa!
Prendiamo spunto proprio dalla sventura capitata al povero giocatore colombiano Juan Pablo Pino, 24enne di belle speranze in forza al Nasr.
Anch’egli amante di decorazioni cutanee, andava per compere a braccia scoperte, con una banale t-shirt, in uno dei numerosi centri commerciali della capitale saudita, insieme alla moglie incinta. Ebbene è stato fermato ed arrestato dai sinistri agenti della Commissione per la Promozione della Virtù e Prevenzione del Vizio. Con la consorte, Pino è stato trattenuto negli uffici della Commissione, fintanto che non sono arrivati i dirigenti della squadra a “liberarlo”. Un arresto in realtà non a sorpresa: la commissione aveva già ammonito i pluritatuati calciatori. «I tatuaggi hanno effetti negativi sulla gioventù saudita. Comunichiamo alle società che devono avvertire tutti i giocatori stranieri con tatuaggi affinché li coprano prima di scendere in campo o di girare per le strade. Con magliette a maniche lunghe e pantaloni altrettanto lunghi, qualora detti tatuaggi fossero sulle gambe». Ora Pino (e moglie) vogliono abbandonare quanto prima il Regno.
Tatuati nostrani, pensateci due volte prima di immolarvi nella caccia di un ultimo sontuoso contratto o di una panchina facile, o per lo meno passate prima da un chirurgo.
E pensare che sembravano cosi lontani i tempi in cui il tatuaggio era simbolo di trasgressione o, peggio, di vita da galeotti. Oggi rappresenta una moda ormai consolidata sia tra i vip che tra la gente comune, tanto che non si tende più a nasconderlo, ma anzi si mostra con orgoglio.
E volete che proprio i calciatori si sottraggano a questa tendenza e non approfittino del mestiere che fanno, per esibire i disegni di cui sono ricoperti?
Sono veramente pochissimi gli scampati all’arte del tatoo, forse solo quelli che hanno il terrore degli aghi o che, in controtendenza, preferiscono tenere il proprio corpo “pulito”, ma per i più ogni occasione è buona per ricorrere al tatooist: dalla nascita di un figlio ad un’importante vittoria sul campo.
Il periodo d’oro in questo senso per gli artisti del tatuaggio è stato quello successivo alla vittoria dell’Italia nel Campionato del Mondo, quando praticamente tutta la squadra volle farsi imprimere sul corpo un ricordo di quella notte magica. IX-VII-MMVI il più gettonato, ma anche carte geografiche della Germania, bandiere, dadi e frecce, tutto rigorosamente tricolore!
Lo scettro di calciatore italiano più tatauato della Serie A, va senza dubbi a Marco Materazzi, che con i suoi 23 tatuaggi, tutti di notevole dimesione, batte tutti i colleghi!
Gli fa sicuramente pressing il il nuovo aquisto laziale Cissè, con l’addome e le braccia completamente ricoperti di tatuaggi maori! Qualcosa spunta anche giu sulle gambe…
Chi ovviamente non poteva astenersi dall’eccedere in una moda cosi meticolosamente seguita e ostentata, è sempre lui, il Re delle tendenze, David Beckham, al quale non è rimasto più un centimetro libero di pelle! L’ ultimo capolavoro apparso sul corpo del bel giocatore, fu proprio una scritta ”Love” sul dorso della mano sinistra, in onore dell’ultima arrivata in casa Beckham, Harper seven, prima femminuccia della coppia.
A cura di Erica Menei