Nel pomeriggio di oggi è intervenuto sulle frequenze di Radio Manà Sport, l’ex medico sociale giallorosso Ernesto Alicicco, parlando delle condizioni di Antonio Cassano“Quando Cassano è stato sottoposto a visite mediche la patologia è passata inosservata perché, fin quando non si manifesta, questa patologia non si evidenzia. Neanche con una ecografia cardiaca si sarebbe potuta notare, è come se facessi una radiografia ad una persona che domani si frattura andando a sciare. L’intervento a cui si sottoporrà Cassano è una cosa molto semplice, un piccolo ‘ombrellino’ che chiuderà il foro del giocatore. Non è un intervento così grave da far smettere di giocare ad Antonio, la sua patologia, non fa parte del protocollo medico che poi darebbe o meno l’idoneità al giocatore. E’ una forma congenita e di tutte le patologia cardiache è la più facile da curare. Antonio è fantastico, me lo ricordo quando giocava nel Bari Primavera e già si vedere che fenomeno sarebbe stato”. Prosegue smentendo analogie con il caso Manfredonia: “La tipologia di Cassano è completamente diversa da quella di Manfredonia. Lionello ha avuto un arresto cardiaco, così detta sincope da freddo. Manfredonia è, ed era, sano come un pesce. Da protocollo italiano non ha però potuto giocare. A livello di medicina dello sport, in Italia, siamo i numeri uno a differenza di altre nazioni. L’unica medicina preventiva la fa lo sport ma noi purtroppo non vediamo tutta la popolazione italiana”.
Fonte: Mana’ Sport