(A.Ghiacci) Il contratto di De Rossi, lo stadio di proprietà, l’imminente ritorno del presidente DiBenedetto, la prima tappa relativa alla ricapitalizzazione. Tra una partita e l’altra, e comunque fuori dal campo, la nuova Roma non si ferma. Chiaro che, nelle due settimane in cui non ci sono impegni ufficiali, tutte le questioni in piedi trovino maggiore spazio per essere approfondite dalla dirigenza giallorossa; approfondite, perché trattate lo sono già nelle settimane “normali”, ma ovviamente in quelle l’attenzione maggiore è dedicata alle sorti della squadra, ciò che in fin dei conti maggiormente interessa i tifosi. Ma l’occhio della nuova società guarda già molto avanti.
DE ROSSI – Nei giorni in cui scadono, come disse il direttore generaleFranco Baldini le «due settimane in cui arriveranno novità» , i contatti con De Rossi e il suo entourage sono andati avanti, c’è stato anche qualche incontro. Il tema, neanche a dirlo, è il rinnovo del contratto del mediano, in scadenza al termine di questa stagione. La società è sempre più convinta del buon esito delle trattative: «Tranquilli, De Rossi firma con noi» è filtrato dalle stanze di Trigoria. Perché, il ragionamento è questo, la comune volontà delle parti farà sì che non ci saranno sorprese. L’ufficialità della chiusura dell’affare potrebbe arrivare prima della ripresa del campionato. I termini sui quali ci si sta muovendo parlano di un contratto da oltre cinque milioni di euro a stagione, più i bonus, fino al 2016.
PRESIDENTE – Nei primi giorni della prossima settimana, lunedì con maggiori probabilità, è atteso a Roma il presidente giallorosso Thomas DiBenedetto. Il numero uno della Roma rientrerà da Boston per una serie di appuntamenti istituzionali. Anche in questo caso, il tema, neanche a dirlo, è più che noto: si tratta dello stadio di proprietà, vero e proprio fulcro del piano di gestione ideato dalla cordata statunitense e unico mezzo di rilancio delle economie di un club di calcio moderno. L’agenda romana di DiBenedetto è in via di definizione: sicuramente ci saranno i tavoli con Renata Polverini, presidente della Regione Lazio, e Nicola Zingaretti, presidente della Provincia di Roma. Con DiBenedetto arriveranno i due manager del fondo Raptor di proprietà dell’amico e socio James Pallotta: Sean Barror e Mark Pannes, gli stessi che accompagnarono DiBenedetto nei primi sopralluoghi in ottica-stadio, prima nella zona dell’Olimpico per le migliorie in programma dell’area del Foro Italico, e poi sui terreni presi in esame per la costruzione del nuovo impianto (le aree in ballo sono sempre Tor di Valle, Massimina e La Rustica). E a proposito di Olimpico, nel suo soggiorno romano DiBenedetto rivedrà anche il Coni per continuare a parlare del trasferimento della sede amministrativa della Roma nell’ex ostello della gioventù, a due passi dallo stadio, in zona molto più centrale rispetto a Trigoria.
RICAPITALIZZAZIONE– Bisognerà attendere ancora un po’ invece, per dare il via al piano di ricapitalizzazione. La prima cifra stanziata dal club è di 50 milioni di euro. Serviranno però ancora un paio di mesi prima che l’operazione possa prendere il via ufficialmente. Probabilmente, con l’arrivo del nuovo anno, i tempi saranno più maturi. Sempre a gennaio ci sarà anche il lancio del nuovo sito web. Il lavoro per la nuova Roma non è poco. Ma, come si sa, quando la squadra vince diventa tutto più facile; e il tanto sperato risultato positivo, a Novara, è arrivato.
EUROPEI– Intanto Baldini sta cercando di “sganciarsi” dalla federazione inglese in vista dell’Europeo. Venerdì, quando raggiungerà l’Inghilterra impegnata in due amichevoli, ne parlerà con i dirigenti della Fa: preferirebbe, da mercoledì prossimo in poi, tornare a occuparsi solo della Roma.