( A.Ghiacci) – No, non ce l’ha fatta. Alla fine il responso è stato negativo. Il controllo di ieri, ha consigliato la Roma di non puntare su Francesco Totti. Un fastidio alla caviglia, quella sinistra.
Nella parte, oltretutto, più sensibile: lì c’è la vite che il capitano giallorosso si porta dietro dal 2006, dopo che il fallo subito da Vanigli lo costrinse all’intervento e a una rincorsa super per andare al Mondiale tedesco (e vincerlo). Dopo la botta subita martedì in allenamento, si era arrivati fiduciosi sino al provino di ieri e la voglia di Totti era tanta. Dopo essere rientrato nell’ultima parte della partita con il Lecce, il capitano avrebbe voluto partecipare a una trasferta importante in un momento importante. Ma proprio il momento ha bloccato tutto: il giocatore e il club sanno che da qui a Natale ci saranno altre quattro partite di campionato e ci sarà bisogno dell’appoggio di tutti per raccogliere più punti possibili. E così, al posto di Totti, per Udine, Luis Enrique ha scelto Caprari.
STOP – L’umore di Totti è segnalato sereno, tranquillo. Al numero dieci dispiace non poter dare ancora il suo contributo alla squadra e ha voglia di rimettersi a disposizione il più in fretta possibile. Ci proverà per Firenze, perché di solito dieci giorni sono più che sufficienti per un problema di questa entità alla caviglia. Difficile davvero immaginare il contrario. Al Franchi, oltretutto, la Roma giocherà l’unica partita alle 15, non serale quindi, di questo ciclo. E forse di pomeriggio, anche le condizioni del campo saranno più adatte per il definitivo rilancio di Totti dopo l’infortunio alla coscia, la lunga assenza e, ora, il dolore alla caviglia.
ENTITA’ – Attaccanti contati. Perché per Udine non è partito neanche Borriello. L’entità del problema accusato tra la coscia e il gluteo sinistro dall’ex centravanti del Milan andrà valutata attentamente nei prossimi giorni. Fatalità: la zona del fastidio è la stessa con cui anche Totti ha fatto i conti per oltre cinquanta giorni, dall’Atalanta al Lecce. Borriello si è fermato martedì, già tra due giorni, domenica, comincerà la fisioterapia.
RICADUTA – Doppia contusione alla caviglia: questo invece il problema che ha fatto fuori dalla trasferta friulana Rosi, ormai considerato il titolare per il ruolo di esterno destro. Doppia contusione, sì, perché la prima fu quella che lo costrinse a chiedere il cambio nel derby. Nello stesso punto, il ragazzo della Garbatella, ha subito una botta nella sfida con il Lecce: dolore alo stesso punto e ricaduta. Nulla di particolarmente grave però: anche Rosi dovrebbe farcela tra dieci giorni, per Firenze.
PRONTI – Sono due invece i giocatori ancora fuori ma che ormai sono sulla via del completo recupero. Uno è Borini. Il giovane attaccante smania dalla voglia di tornare in campo, tanto che i medici hanno dovuto faticare per frenarlo e consigliargli di aspettare ancora un po’. Fermo dall’infortunio patito nella gara contro il Milan all’Olimpico, Borini sarà a disposizione di Luis Enrique in vista della Fiorentina. Anche Pizarro sembra aver definitivamente risolto il problema al ginocchio. Il regista cileno, dopo diverse sedute di lavoro differenziato, conta, nei prossimi giorni, di rimettersi al lavoro con il resto del gruppo. Che poi è la cosa che conta di più nelle valutazioni di Luis Enrique