(R.Maida) La prima prova è superata. Trentotto giorni dopo l’infortunio, Francesco Totti ha fatto un allenamento intero con i compagni di squadra. Tutto bene, partitella compresa. Questo non implica che possa giocare contro il Lecce, domenica 20. E’ ancora presto per festeggiare. Ma è un buon segno. Per lui e per la Roma.
LA TABELLA -Non c’è stata nessuna sorpresa per lo staff medico. E nessun recupero miracoloso. Totti ha potuto lavorare con il gruppoperché la seduta di Luis Enrique è stata più veloce e blanda del previsto: la forte pioggia che si è abbattuta su Trigoria ha consigliato un rientro anticipato negli spogliatoi dopo cinquanta minuti. E’ quindi probabile che oggi, o nei prossimi giorni, Totti prosegua un programma speciale: in parte con la squadra e in parte da solo, con Vito Scala e Silio Musa. Il processo di reinserimento continuerà a essere graduale, per evitare di sovraccaricare la coscia malandata. Da questo punto di vista però le risposte di ieri sono incoraggianti: l’ecografia effettuata dal professor Gemignani ha confermato che la lesione è stata assorbita. E lo stesso Totti non ha avvertito dolore o fastidio, né durante né dopo l’allenamento. Lo ha fatto capire mentre usciva dal campo, mostrando il pollice alzato al suo staff. Clinicamente è guarito. Ora è necessario che recuperi tono muscolare e condizione atletica per giocare una partita vera.
TUTTI DENTRO – La speranza è rivederlo in campo dopo la sosta. Tra il Lecce e l’Udinese, che capita venerdì 25. Ma bisogna aspettare per avere certezze. Come per Simon Kjaer, che non è partito per la Danimarca: la sua federazione lo ha esentato dal viaggio, consentendogli di curarsi a Trigoria. Potrebbe raggiungere la sua nazionale venerdì, se si sentirà pronto. Kjaer si è quindi presentato alla ripresa degli allenamenti e ha svolto un lavoro differenziato. Dovrebbe tornare a disposizione di Luis Enrique. Lo stesso si può dire di Pizarro che ieri, nell’infermeria, si è divertito a fare il massaggiatore di Greco. Obiettivo Roma-Lecce. Più dura puntare al rientro per Juan, se non altro conoscendo i precedenti: Luis Enrique lo ha tenuto un mese in naftalina prima di convocarlo dopo l’infortunio al ginocchio. Pronto già da oggi è il solo Lobont, che nella prossima partita riprenderà il suo posto in panchina.
PENSIERI – Ieri mancavano ovviamente i nazionali: De Rossi, Osvaldo, Pjanic, Stekelenburg, Burdisso e Gago. Il fatto interessante è che Luis Enrique ha provato Totti e Lamela nello stesso ruolo: playmaker nelle azioni d’attacco. Nelle partite vere, si traduce con trequartista. Quindi è possibile immaginare una staffetta contro il Lecce, sempre che il recupero di Totti sia completo. Ma la prossima formazione sarà fortemente condizionata dai viaggi dei giocatori: gli argentini Gago e Burdisso, a esempio, torneranno a Trigoria soltanto giovedì 17, dopo il lungo volo di rientro dalla Colombia. Se il passato può dare indicazioni, Burdisso in una situazione analoga è stato lasciato in panchina nel derby. Chissà se la logica del riposo varrà anche stavolta. Forse no.
BALDINI GOLEADOR –
Infine una curiosità: ieri a Trigoria si è giocata una partita tra dirigenti e dipendenti di Trigoria. Arbitro Luis Enrique. Hanno vinto 6-4 i dirigenti, con gol del definitivo vantaggio segnato da Franco Baldini. Il suo passato da centrocampista – è stato compagno di Roberto Mancini nel Bologna 1981/82 con 23 presenze in serie A – gli è servito eccome…