(R.Maida) Udine, terra di grandi piaceri enogastronomici, aveva già fatto perdere le staffe a un paio di giocatori della Roma. Era l’aprile del 2008, la squadra era lanciata verso un coraggioso e (a posteriori) sfortunato inseguimento all’Inter, quando il nervosismo tradì Doni e Panuccidavanti alle telecamere di tutto il mondo.
ANCORA LUI – La scintilla fu il gol di Di Natale (e come ti sbagli…), che approfittò del malinteso tra i due. Doni aveva urlato qualcosa a Panucci, che si era spostato convinto che il portiere “chiamasse” il pallone e fosse pronto a uscire. Invece Doni sosteneva di aver detto la parola «uomo» che nel calcio avverte della presenza dell’avversario nella zona. I due litigarono a brutto muso in campo, con Doni che allungò anche le mani, e continuarono dopo, alla fine della partita che la Roma nel frattempo era riuscita a vincere 3-1, in rimonta. «Furono i compagni a dividerci» conferma Panucci, che non ha mai negato il focolaio di rissa: «Ma negli spogliatoi certe cose succedono, non bisogna dar loro troppo peso».