(M.Cecchini) Ieri. Una foto pubblicata sul sito della Roma lo rivela appollaiato sul tetto del centro sportivo di Trigoria, intento a seguire l’allenamento. Sul tetto. Come un Batman logorato da anni e battaglie, ma sempre pronto ad entrare in azione per combattere il Male. Eppure Walter Sabatinisembra lontano dal prototipo del supereroe, anche se con i personaggi in calzamaglia condivide almeno due aspetti: l’accorrere in soccorso di persone in difficoltà (avete capito, Luis Enrique) e avere quell’ottimismo di fondo che aiuta a vivere meglio (sì, si parla del rinnovo di contratto di Daniele De Rossi).
Seguire la linea «Le scelte dell’allenatore non solo le assecondo ma le condivido in pieno — dice il d.s. giallorosso a Radio Manà Sport —.Luis Enrique ha la fiducia totale della società: può essere l’allenatore non solo della Roma, ma di una Roma fortissima. Certo, perché una squadra diventi forte nel tempo deve diventare forte subito. I risultati in questo momento non ci stanno premiando, ma dobbiamo perseguire questa linea. E non possiamo aspettare tanto tempo. Obiettivi? Dichiararli oggi sarebbe controproducente, ma questo non significa che dobbiamo rinunciare a combattere».
Caso De Rossi Il club continua a guerreggiare (si fa per dire) anche sul fronte del rinnovo di De Rossi. «Daniele è un giocatore della Roma e rimarrà un giocatore della Roma. È più di un auspicio: lui vuole rinnovare e la società vuole tenerlo. Sono certo che l’accordo lo faremo». La sensazione è che sia la verità, anche se il sacrificio economico sarà importante. D’altronde chi ha voglia di futuro non può prescindere da uno come De Rossi. E a proposito di futuro, Sabatini dice un paio di cose sul mercato estivo. «Mi rimprovero un mucchio di cose, ma è nella mia natura. Non mi sono mai totalmente soddisfatto del lavoro che faccio. Al momento, comunque, non credo di aver fatto errori letali. Lamela? È un trequartista offensivo, può agire su tutto il fronte d’attacco come faceva al River Plate. Mi è piaciuto molto contro il Milan, ha dimostrato una forte personalità, che è una sua caratteristica».
A colloquio con Luis Segnalato un altro colloquio fra il d.s. e Luis Enrique, la testa di tutti va già in direzione di Novara. «Speriamo nello stesso risultato fatto contro l’Inter: abbiamo il dovere di crederci», spiega l’allenatore Tesser. A Roma fanno tutti gli scongiuri del caso e per questo lo spagnolo prepara l’ennesima rivoluzione. In difesa spazio al rientro di Rosi e Heinze (Kjaer forse non ce la farà), con Burdisso confermato al centro e José Angel sulla fascia sinistra. In mediana Gago affiancherà De Rossi, mentre Pjanic potrebbe scalare a centrocampo per lasciare spazio davanti a Lamela come trequartista. Domanda: e Borriello? «È un calciatore importante — dice ancora Sabatini —.Attraversa un periodo di sofferenza, ma sono sicuro che ci tornerà utile. Arriverà il suo momento, anche perché si allena con grande professionalità». E questo momento potrebbe essere già a Novara, visto che finora sembra essere stato penalizzato rispetto agli altri attaccanti. Forse anche per questo Batman vigila dall’alto.