In attesa dell’importante match di domenica, che vedrà contrapposte Fiorentina e Roma all’Artemio Franchi di Firenze, la redazione di Gazzettagiallorossa.it, ha contattato un grande ex di entrambe le compagini: Giancarlo “Picchio” De Sisti. Di seguito riportiamo le sue dichiarazioni:
Roma e Firenze sono stati due punti importanti della tua carriera. I tuoi ricordi?
“Sono ricordi straordinari. Andai via da Roma con molta amarezza e dispiacere, sopratutto perché non ero stato avvertito di questa cessione, anche se era già sui giornali. Non sapevo che a Firenze avrei trovato il mio habitat naturale, anche se devo dire che è stato difficile allontanarsi dagli affetti. La Fiorentina puntava su un giovane regista, che ha trovato nella mia persona”.
Un pronostico?
“Visto il momento di forma delle due squadre, è un match aperto a tutto. La Roma, può godere di un tasso tecnico più elevato rispetto alla Fiorentina. Visto l’andamento alterno delle due squadre sarà una partita aperta a qualsiasi risultato”.
Rientra Jovetic, rientra Totti. Chi può spostare gli equilibri del match?
“Tanti anni fa pensavamo a queste cose, poi fu Cafu a segnare due gol a Firenze. I due, rientrano da lunghe degenze. Avranno voglia di rientrare al meglio, poi non è detto che siano loro a decidere le sorti del match”.
Caso Osvaldo. Ai tuoi tempi succedevano cose simili? Qualche esempio?
“Sinceramente, non so se sono successe, ma anche se fossero successe, non sono mai venute fuori. Io personalmente non ho mai assistito a reazioni di questo genere. Bisogna capire la reazione e la provocazione, anche se reazioni così sono sempre spropositate e sbagliate. Una cosa successa negli spogliatoi era meglio tenerla dentro quelle quattro mura per poi risolvere ogni cosa a Trigoria. Si è fatta una scelta diversa, che darà sicuramente una botta alla Roma. Osvaldo ha 26 anni, Lamela è molto giovane. Diamo il tempo alla società di educarli. La Roma ha fatto bene ad intervenire”.
Cambio di panchina da ambo le parti?
“Il cambio di panchina nella Roma era doveroso. Anche quello della Fiorentina. Quando i tifosi non reggono più l’urto, si lavora male: lavorano male i giocatori, la società e sopratutto l’allenatore. Quello che sta cercando di mettere in atto la Roma è un processo di rinnovamento, ci vuole tempo. Certo non è un tempo infinito. Se i risultati non arrivano, poi finisce”.
Ti piace il progetto? Da dirigente avresti fatto la stessa scelta?
“Mi piace molto, si sta cercando di portare qualcosa di nuovo in Italia. È normale che aspettino un po di settimane in più. Adesso essere drastici non serve, diamogli tempo per inserirsi meglio. Delio Rossi invece, è stato accolto bene. E’ importante che diano tempo anche a lui di lavorare”.
Operato Baldini-Sabatini?
“Stanno facendo ottime cose. Sabatini l’ha fatto vedere in diverse occasioni, Baldini invece è un fuoriclasse di natura”.
A cura di Flavio Festuccia