(B.Saccà) La Roma cambia sempre. O quasi. Il tecnico Luis Enrique ha deciso di adottare un sistema di gioco, ma non ha individuato una formazione di base. I calciatori sono tutti titolari. E, nel contempo, tutti riserve. Le scelte legate al reparto avanzato spiegano le idee dell’allenatore. Il modulo è un 4-3-3 e il disegno tattico prevede che i tre giocatori d’attacco non abbiano caratteristiche in comune. Luis Enrique ha impiegato dodici elementi, in avanti. Non si è sempre trattato di punte, considerando che anche i centrocampisti Pizarro ePjanic sono stati schierati nel tridente. La lista comprende pureOkaka e Caprari, che sono apparsi solo in Europa League contro lo Slovan Bratislava. Il trio costituito da Totti, da Osvaldo e da Borini ha giocato più di ogni altro in campionato, tagliando il traguardo dei 178 minuti. Un quinto del tempo trascorso dalla Roma in campo. Il terzetto ha prodotto soltanto il gol firmato da Osvaldo contro il Parma, però. Totti, Osvaldo e Borini rappresentano inoltre l’unico attacco che è inizialmente sceso in campo in due sfide diverse: contro l’Inter e a Parma. Il tecnico giallorosso ha infatti la caratteristica di cambiare il volto della formazione sia prima della partita che durante il corso della gara. E non guarda in faccia nessuno. Non per caso, la Roma ha affrontato gli avversari potendo contare su due, su tre o addirittura su quattro giocatori offensivi. Luis ha contemporaneamente impiegato Borini, Osvaldo, Borriello e Bojan perché la squadra aveva bisogno di segnare una rete al Genoa. La Roma ha invece giocato un quarto d’ora del derby con la Lazio puntando sulle capacità di Osvaldo e di Pjanic, il quale era incaricato di agire sia da mediano che da rifinitore. I terzetti formati da Totti-Osvaldo-Bojan e da Totti-Osvaldo-Borriello sono sul podio delle priorità di Luis con 141’ e 100’. I dati indicano che nessuna delle opzioni si traduce in una certezza sul piano realizzativo. L’allenatore ha schierato 16 attacchi differenti, nell’arco delle dieci giornate della serie A. E ciascun tridente è stato in grado di firmare non più di due reti. Totti, Osvaldo, Bojan e Lamela, Bojan, Osvaldo hanno confezionato due gol dello spagnolo e altrettanti dell’italo-argentino, mentre Pjanic, Osvaldo e Borini hanno favorito due centri per altri compagni di squadra, pur essendo rimasti insieme sul terreno di gioco soltanto per 56’. Luis Enrique ha delle idee sui singoli. Totti è stato un perno del reparto avanzato finché non si è infortunato. Il capitano figura nei tre terzetti che vantano il maggiore minutaggio. Osvaldo è un altro punto di riferimento. Bojan e Borini si alternano, invece. E Lamela vive una fase di inserimento negli ingranaggi della formazione. La Roma è in marcia.