(Il Romanista – V.Meta) – Tre gol in poco più di mezz’ora, il resto a gestire in attesa che il fischio finale autorizzi tutti a pensare finalmente al derby di dopodomani con in tasca la qualificazione ai quarti di Coppa Italia contro il Genoa.
Al Parma serviva un impresa per ribaltare l’1-2 dell’andata, ma all’Anco Marzio di Ostia nessuno è mai riuscito nemmeno a pareggiare contro la Roma. Così i gialloblù di Pizzi, oltretutto privi di Addae e Zé Eduardo, non possono evitare di cadere sotto i colpi diLeonardi e Caprari, quinto gol stagionale per l’uno, prima doppietta per l’altro, e chissà che Zeman non abbia preso nota. Di certo lo ha fatto il direttore generale Franco Baldini, spettatore d’eccezione sulla tribuna del Camilli, che ha lasciato sorridente fra foto e strette di mano con i tifosi. Non gli sarà sfuggita quella che lo stesso Alberto De Rossi ha definito «la miglior partita di Nego da quando è qui»: due assist e un gol che solo un miracolo di Gallinetta ha potuto evitare. Non saranno passate inosservate nemmeno le due occasioni del Parma nei primi sette minuti, dove a metterci una pezza sono prima Pigliacelli e poi Barba, provvidenziale nel salvare sulla linea una conclusione di Pasquariello. La Roma da parte sua al primo affondo fa già male: Nego va sul fondo e rimette in mezzo, sul primo palo Caprari non deve fare altro che girare la palla in rete di prima intenzione.
Dopo che lo stesso numero sette sfiora il bis con un gran destro dal limite, al raddoppio ci pensa Leonardi, ancora su invito di Nego, stavolta in chiusura di una bella azione in velocità iniziata con uno scambio Viviani-Caprari. Un paio di minuti dopo Ciciretti pesca con una splendida apertura il solito Caprari tutto solo sulla sinistra, il suo cross in area attraversa tutta la linea di porta senza che nessuno intervenga. In compenso Gianluca colpisce ancora poco dopo la mezz’ora, sempre con una deviazione da distanza ravvicinata, ma questa volta il suggerimento è di un Piscitella in versione playstation. Il sinistro di Viviani che sfiora l’incrocio dei pali chiude un primo tempo su cui potrebbe calare definitivamente il sipario della gara. Invece si rientra: Pizzi prova a giocarsi la carta Abbracciante, ma a fare la partita è sempre la Roma, che al quarto d’ora meriterebbe il poker per la bellissima azione in velocità Piscitella-Matteo Ricci-Viviani-Nego, conclusa con una prodezza di Gallinetta sulla conclusione del francese. Nel finale c’è spazio per la prima stagionale di Carboni, al rientro da un lungo infortunio. La Roma è già un passo più avanti.