(C.Zucchelli) – Burdisso, Gago, Heinze e Lamela. In rigoroso ordine alfabetico. I quattro argentini della Roma (tre titolari e uno in panchina sabato sera a Novara) riempiono anche le pagine della stampa del loro Paese. Olé, in particolare, gli dedica proprio una pagina dal titolo “Producto argento”. Cioè “argento prodotto”, che sta per argento vivo e non serve nemmeno spiegarne il senso. Nell’articolo non c’è solo la cronaca della partita, ma c’è anche una spiegazione del momento della Roma. Si raccontano le difficoltà delle ultime settimane, la voglia di riscatto presente in tutti i giocatori e anche la necessità di affidarsi ai quattro argentini. Quattro appunto. Perché se Burdisso era l’unico difensore di ruolo presente in squadra, se Gago da regista prima e intermedio poi è stato uno dei migliori in campo alternandosi con De Rossi, se Lamela ha fatto vedere di essere ormai sempre più inserito in squadra, in panchina c’era anche Gabi Heinze la cui importanza a Trigoria aumenta giorno dopo giorno. Bojan, dopo il gol, è corso ad abbracciarlo. Osvaldo ha fatto lo stesso. Lui non ha smesso un secondo, anche quando pioveva a dirotto, di alzarsi in piedi per incitare i compagni. E a leggere le parole del suo ex compagno del Marsiglio Lucho Gonzalez non si fa fatica a capire perché: «Nel nostro spogliatoio, qui a Marsiglia, manca tanto un tipo come lui. Faceva gruppo, consigliava i più giovani e sapeva sempre cosa dire. Un giocatore con la sua intelligenza e la sua esperienza può fare la fortuna di qualsiasi squadra