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IL ROMANISTA. Gago in diffida. Ma è l’eccezione

Fernando Gago

(D.Galli) – A Firenze senza Gago per colpa di Udine? Possibile. Ma se dovesse accadere, non sarebbe certo per scelta tecnica.Fernando è giunto alla sua terza ammonizione.

E’ diffidato, come Cassetti peraltro. Un altro giallo e sarà fermato per un turno. Ma Luis Enrique confessa di non temerne l’eventuale squalifica. «Non sono preoccupato. C’è sempre un cartellino giallo», spiega in conferenza stampa. Beh, oddio, tanta serenità è forse figlia della consapevolezza che la Roma non deve dipendere troppo dai singoli. Ma perdere Gago non sarebbe proprio come perdere una riserva. Fernando è stata forse la più bella sorpresa per tutti coloro, e sono tanti, che pensavano che Baldini sarebbe venuto a Trigoria solo per il fare il capo. Per fare vetrina. E invece no, mentre a Roma si parlava e sparlava, il dg lavorava già da mesi sul triangolo Roma-Londra-Madrid.

Al Real era stato accantonato e Mourinho non è tipo che cambi tanto facilmente idea. Se lo tiene in considerazione, il giocatore scende in campo. Sennò fa la fine di Gago, che comunque nella passata stagione aveva dovuto fare i conti anche con parecchi problemi muscolari. Poi ecco Baldini, la Roma e quindi la rinascita. I romanisti hanno scoperto un idolo, il ragazzo per bene della porta accanto, un professionista serio, un metronomo del centrocampo, uno che non fa sfracelli ma che là in mezzo gioca sempre sulla soglia del 7 in pagella. Ordinato, preciso e da Lecce in poi pure novello marcatore. Ora dovrà stare in guardia. Un altro giallo e tanti saluti a Firenze. Luis Enrique la prende con filosofia. «C’è sempre un cartellino giallo», dice. Però non è tanto vero. Perché il bello di questa Roma è che di ammonizioni ne colleziona poche. Pochissime. In undici giornate sono stati appena 19. I recordmen, e si fa per dire, sono appunto Gago e Cassetti con 3. Seguono a ruota Pjanic, Kjaer, Burdisso e De Rossi a 2. Hanno rimediato un solo giallo Lobont, Simplicio, Osvaldo, Pizarro e Perrotta. Senza dimenticare che le espulsioni sono state appena due: José Angel alla prima giornata e Kjaer per il tuffo di Brocchi. Considerato che in Serie A già 22 giocatori sono stati squalificati per un turno (tre sono dell’Atalanta: Masiello, Cigarini e Padoin), Lucho non può affatto lamentarsi. Questa Roma non ha bisogno della spada per vincere. Si accontenta del fioretto. Anche questa è rivoluzione

 

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