(F. Ferrazza) – A Novara con Lamela. Sembra essere nuovamente scattata l’ora dell’argentino, chiamato a risollevare le sorti di una Roma priva in attacco di Totti e Borini. E così, mentre la città giallorossa si divide tra chi chiede la testa di Luis Enrique e chi, al contrario, andrebbe avanti con lo spagnolo a oltranza, domani sera, in trasferta, De Rossi e compagni si giocheranno già un pezzetto di stagione. Impensabile un risultato negativo, a quel punto amplificato da due settimane lente e piene di chiacchiere, causa la sosta del campionato per la nazionale.Ne è consapevole la società, stretta intorno all’allenatore, e pronta ad arginare qualsiasi mossa imprevedibile nel caso non arrivasse una vittoria a Novara. E Lamela può essere l’antidoto, l’uomo in più a cui chiedere un impegno maggiore, una presa di coscienza che vada oltre la giovane età e le fatiche legate all’adattamento. Al talento argentino verrà chiesto di fare il Totti, di dimostrare di poter trascinare la squadra, lui che da Sabatini era stato indicato come il nuovo Pastore.
Con Lamela, in attacco, potrebbero far coppia Borriello-Osvaldo, che tanto coppia non sono, ma che, per motivi diversi, hanno una gran voglia di spaccare il mondo. A questo punto, Pjanic tornerebbe a centrocampo, insieme a De Rossi e a uno tra Simplicio e Greco. Pizarro è infatti out e Perrotta non sembra al momento il massimo in quel ruolo. Almeno in difesa, sulla destra, rientrerà Rosi, un esterno di ruolo per provare a ridare ordine a un reparto che continua a fare molta confusione. Senza dimenticare che torna anche Cicinho. «Ora mi gioco le mie opportunità — le parole del brasiliano — il mister ha fiducia in me e anche la società. A Novara andremo molto concentrati». Nella lista dei convocati, per l’infortunio di Borini, potrebbe tornare anche Okaka. La squadra oggi, prima della partenza, si allenerà sul campo sintetico della primavera, appena ricostruito, per abituarsi al ‘Piola’ di Novara.