(F. Balzani) – Vendere prima di comprare. La Roma si avvicina al mercato di gennaio con un obbiettivo: sfoltire e ringiovanire una rosa ancora troppo vecchia. Basta fare un rapido calcolo, infatti, per capire che la Roma non è ancora «una squadra bambina» (come l’ha definita il dg Baldini). A gravare sull’età media della rosa (27,8 anni) sono le carte d’identità di Cassetti, Juan, Cicinho e Taddei. Giocatori che non rientrano più nei piani di Luis Enrique, ma che a causa dei loro maxi-stipendi difficilmente troveranno un acquirente a gennaio. L’esempio più eclatante riguarda Cicinho. Il brasiliano anche in questa stagione si è distinto più per capricci e presunti infortuni che per le sue prestazioni in campo. L’ingaggio da 2 milioni netti a stagione(più bonus) ha spaventato tutti e la Roma sarà costretta ad attendere la fine della stagione prima di potersene liberare. A fine stagione scadrà anche il contratto di Cassetti che in questi giorni ha ricevuto l’offerta dal Qatar dell’Al-Ahli, unica squadra disposta a offrirgli più di un milione l’anno. Nella lista dei partenti figurano anche Juan e Taddei. Il primo ha il contratto in scadenza nel 2013 e nelle ultime due stagioni ha passato più tempo in infermeria che in campo. Juventus e Flamengo sarebbero interessate a lui, ma anche in questo caso pesa il maxi-ingaggio (2,4 milioni). Poco meno di quanto guadagna Taddei (che ha rinnovato meno di 8 mesi fa fino al 2014). Il suo procuratore ne ha preannunciato la cessione: «Il mister non lo vede, nemmeno lo convoca più. A gennaio prenderemo una decisione». Per trovare una squadra, però, Taddei sarebbe costretto a ridursi lo stipendio. Discorso diverso per Borriello. Anche lui ha un ingaggio notevole (3 milioni a stagione), ma gli estimatori dell’ex-rossonero non mancano. Tra di loro però c’è anche Luis Enrique. Il tecnico lo ha provato anche ieri nella formazione titolare e sabato a Novara lo rilancerà dal primo minuto.