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PAESE SERA. Pace Osvaldo-Lamela. Totti prova a recuperare

Osvaldo e Lamela

La  pace tra Osvaldo ed Erik Lamela è stata siglata. Come era già accaduto ad inizio anno, dopo la partenza choc con l’eliminazione dall’Europa League e la sconfitta interna contro il Cagliari, la Roma ritrova armonia a cena. In quell’occasione era stato Francesco Totti ad invitare i compagni a cena, in un noto locale della Tuscolana, offrendo la cena. Era il 13 settembre. Tre mesi dopo la Roma si ritrova a tavola, questa volta all’Eur, questa volta su invito di Osvaldo E Lamela(con lo zampino di Borriello e Totti) .

LA CENA – Ormai i fatti sono ben conosciuti da tutti. Venerdì sera, al termine della sconfitta contro l’Udinese, Josè Angel, Bojan e Lamela vengono ripresi dai senatori della squadra. L’argentino sembra non prestare troppa attenzione alle parole dei compagni, Osvaldo lo accusa di eccessivo egoismo e si infuria quando Lamela sembra non ascoltarlo. «Io sono più grande di te e qui non siamo al River. Quando ti parlo mi devi rispondere». Il 19enne non abbassa la testa: «Falla finita, chiudi la bocca. Tu non sei mica Maradona». Ne nasce un contatto fisico, poi la multa ad Osvaldo e la sospensione. Tra i due la questione si risolve velocemente, tanto che Lamela prova addirittura a salvare il compagno da una punizione troppo dura. Tutto inutile. Ieri allora si è voluta siglare una pace già attiva, e ci si è voluti stringere di nuovo attorno ad un tavolo, per ripartire. C’era anche Nicolas Burdisso, sceso da un minivan con le stampelle: il difensore sarà disponibile solo nella nuova stagione, ma non si è voluto perdere l’abbraccio tra i suoi due connazionali, a cui aveva telefonato non appena venuto a conoscenza dell’accaduto. «Tutto procede bene»  ha fatto sapere Burdisso, arrivato con Juan, Heinze e Perrotta. Osvaldo è stato  tra i primi a entrare nel locale, sotto l’ala di Totti, suo vicino di casa. L’ultimo ad arrivare è stato De Rossi, l’altro capitano. Alla cena non erano presenti né dirigenti, né componenti dello staff né famigliari. Il messaggio è chiaro: la Roma è un gruppo unito. Almeno, questo era il senso della cena. Una serata tranquilla, ricca di battute e di leggerezza, perfetta per lavare via qualche veleno di troppo.  Dopo la cena del 13 settembre, arrivò il pareggio in trasferta contro l’Inter. Ora c’è un’altra trasferta, quella di Firenze.

SENZA OSVALDO – Nell’allenamento di ieri, Luis Enrique ha provato forse il tridente più efficace per l’attacco giallorosso: Osvaldo, Totti, Bojan. Il primo è sembrato affamato di gol, firmandone quattro, compreso un cucchiaio, che diventerà poi il tormento della serata conviviale. Tre gol per  lo spagnolo, mentre Erik Lamela, schierato nell’altra squadra, si è fermato a due reti,  anche lui rispondendo con un cucchiaio elegante. Malgrado le buone prestazioni in allenamento, l’attacco rimane il reparto in emergenza per la trasferta di Udine. Osvaldo sospeso (singolare l’atteggiamento dei tifosi: da bufala del mercato, a giocatore imprescindibile),  Borini ancora alle prese con la lesione ai flessori, stesso problema per Borriello che ha già saltato la trasferta di Udine. Tra i convocati potrebbe allora rientrare Caprari.

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