(R.Maida) Quattrocento invitati, un’atmosfera giovanile e informale, le gag dell’attore-tifoso Pierfrancesco Favino. La Roma al gran completo ha festeggiato così il Natale, stimolata dalla cornice artistica del Maxxi, il museo di arte contemporanea che da un anno e mezzo richiama molti eventi mondani della città.
IL LEADER – Presente invece Daniele De Rossi, che si è lasciato sfuggire un pensiero ambiguo: «Nel futuro prossimo sicuramente ci sarò. Per il resto, questa è una festa: non è il momento di parlare di mercato. Per l’anno prossimo mi auguro la stessa serenità personale e professionale che ho avuto nel 2011» . Frasi che non rassicurano i tifosi, almeno quanto quelle di Totti. De Rossi ha parlato anche del ruolo di difensore sperimentato contro la Juventus: «E’ andata bene. Ma sono stato agevolato dalla prestazione positiva di tutta la squadra. Se Luis Enrique me lo chiede sono pronto a giocare ancora in questa posizione. Sono sempre gli allenatori a decidere, io mi adeguo» . Sul progetto Roma, comunque, lui scommette: «Il gruppo sta lavorando bene, presto sarà premiato anche dai risultati» .
INCERTEZZE – Non ha chiarito gli scenari del 2012 neppure Marco Borriello, che ha spiegato: «Sto giocando poco, verranno momenti migliori. Non voglio fare polemiche. Scopriremo solo vivendo quello che succederà» . Nessuna certezza. Come per Leandro Greco, che ha il contratto in scadenza. Il manager Bozzo ha fatto una proposta alla Roma per il rinnovo ma l’accordo non c’è. «Adesso non penso al contratto – spiega Greco – mi concentro sul Napoli, sul Bologna e sulle vacanze, sapendo che ho la fiducia dell’allenatore. Spero di giocare e di crescere ancora: qui sono felice» . Ha scoperto la felicità anche Josè Angel, dopo qualche settimana difficile. «Stiamo lavorando per recuperare posizioni – dice – ora dobbiamo fare una grande partita a Napoli, per noi sarebbe importantissimo» . Chiude Favino, “il libanese” del primo Romanzo Criminale, maestro di cerimonia per l’occasione: «Per me essere qui è come partecipare alla notte degli Oscar. Sono così malato di Roma da seguirla sempre, anche quando viaggio all’estero per lavoro. Per il cinema vedrei bene Borriello, ha la faccia da attore americano. Totti un problema per la squadra? Assolutamente no».