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CORRIERE DELLO SPORT. Ha voluto Osvaldo. Ha avuto ragione

(R.Maida) – «Dani è un bomber» garantiva Luis Enrique, mentre gli interlocutori strabuzzavano gli occhi pensando di ascoltare un visionario. Osvaldo al posto di Vucinic? La Roma merita di meglio. Dicevano. Era troppo forte (e fresco) il ricordo del periodo italiano, passato tra quattro squadre e soli 8 gol in serie A, per poter credere alla scelta dell’allenatore, che su indicazione dell’amico De La Pena aveva deciso di portare via «Dani» dall’Espanyol. Invece aveva ragione Luis Enrique. […]

SETTE IN SETTE – Ci sono attaccanti che segnano triplette e poi si addormentano per molte settimane. Osvaldo no, è chirurgico: sette gol in sette partite diverse. In realtà erano otto, perché la rovesciata impossibile con cui aveva spento le speranze del Lecce era giusta ma ha trovato il guardalinee sbagliato. In pratica in 14 partite e mezzo di Roma ha segnato quanto aveva fatto in due anni e mezzo tra Fiorentina e Bologna, tra il 2007 e il gennaio 2010. «Sono felice, sta andando tutto bene – ha confessato con un sorriso enorme – ora devo continuare così. Sono convinto che la Roma possa arrivare molto lontano: se giochiamo come a Bologna, sarà difficile perdere le partite…» .

SPIETATO – Attaccante chirurgico e attaccante spietato, persino feroce nella sua arroganza calcistica. Stile Batistuta, il modello che sta ammirando e insieme imitando giorno e giorno: dopo sedici giornate di Roma, Batistuta aveva segnato quattro gol in più (11); e a fine anno avrebbe vinto lo scudetto a quota 20. Osvaldo è quasi in media e ha lanciato la sua sfida. Lo dimostrano le camaleontiche esultanze, spesso irridenti nei confronti degli avversari. Soprattutto se noti. Il ragazzo è incapace di perdonare le sue vecchie squadre: ha colpito l’Atalanta, il primo club che lo aveva ospitato dall’Argentina, facendolo piangere per la neve e la solitudine nel giorno del ventesimo compleanno (12 gennaio 2006); ha fatto gol il Lecce, anche se non gliel’hanno convalidato; mercoledì ha ferito anche il Bologna, che l’aveva abbandonato quando si era convinto di non poterlo adeguatamente stimolare. «Colpa mia, non ero maturo» dice adesso Osvaldo. […]

SODDISFAZIONE – Proprio l’indole focosa aveva fatto venire qualche dubbio, in estate, ai dirigenti della Roma, che si erano lanciati su Nilmar del Villarreal. Fenucci, in particolare, aveva dovuto gestire l’Osvaldo immaturo a Lecce,quindi sapeva di trovarsi di fronte un ragazzo imprevedibile. Ma delle qualità tecniche nessuno dubitava. Quello che ha sorpreso tutti, a Trigoria, è stata l’applicazione tattica, il sacrificio negli allenamenti e nel lavoro. Luis Enrique già conosceva la versione catalana di «Dani» , Roma ancora no.

CHE ANNO – A Bologna, per il gol e non solo, Osvaldo ha concluso il suo 2011 indimenticabile: 14 gol in 27 partite di campionato,[…]

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