(Corriere dello Sport) DiBenedetto ci proverà, ma non sarà facile. Partito per impegni improvvisi ieri mattina per Boston, il presidente giallorosso proverà a imbarcarsi nuovamente per Roma domani sera, così da essere nella Capitale lunedì e assistere, in serata, alla sfida con la Juventus. In patria, DiBenedetto è andato per affari privati, ma tra questi non mancherà un incontro con James Pallotta, socio nell’avventura-Roma. Con il proprietario del fondo Raptor, si parlerà dell’uscita dal consiglio di amministrazione giallorosso degli altri due soci della cordata statunitense, Michael Ruane e Richard D’Amore, che lasciano – solo le cariche, l’impegno economico resterà invariato – per motivi legati ai loro affari. Due fuori e due dentro, sempre in quota americana. Uno dei nuovi è sicuramente Mark Pannes, manager targato Raptor che allo sviluppo dell’immagine della Roma lavora già da mesi, incaricato proprio da Pallotta, che di lui e dell’altro “suo” uomo Sean Barror, si fida ciecamente. L’altro nome per il Cda però, non è ancora stato deciso. Attesa quindi per la prossima riunione del Consiglio della Roma, inizialmente fissata per mercoledì prossimo, ma che ora, visti proprio gli spostamenti in corso, potrebbe subire un rinvio di qualche giorno. I temi sul tavolo sono tanti. Prima di tutto gli stipendi dei consiglieri con delega che ora, con i nuovi ingressi, potranno aumentare e non limitarsi ai soli DiBenedetto (presidente) e Fenucci (amministratore delegato). 1,28 milioni di euro stanziati per i compensi, ma la cifra potrà non essere utilizzata totalmente. Poi il capitolo De Rossi, per il quale serve l’ok al forte investimento che prevede il rinnovo contrattuale. Infine la ricapitalizzazione: la cifra del primo step, fissata in 50 milioni di euro, potrebbe essere alzata proprio per far fronte alle spese immediate. Tra cui anche il mercato: Luis Enrique ha chiesto rinforzi e la società gli ha dato garanzie.
CORRIERE DELLO SPORT. In società aria di grandi manovre
a.ghi.