(R.Maida) – Ha scelto otto minuti di intervista a Radio Deejay, e la trasmissione condotta da Ivan Zazzaroni, per difendere risultati ed eredità della sua Roma. Rosella Sensi ha mandato messaggi decisi ai detrattori, rivolgendosi indirettamente ai proprietari americani ma anche ai contestatori di curva. E un passaggio del colloquio non è piaciuto alla nuova proprietà. Questo: «Non vorrei alimentare polemiche, ma credo di avere lasciato una società sana. Con dei debiti, ma anche con giocatori importanti e grandissimi professionisti. Il nostro, peraltro, era un bilancio trasparente, visto che la società è quotata in Borsa» . A Trigoria hanno ascoltato la registrazione, poi hanno preferito non esprimere la loro irritazione: «Sono frasi che si commentano da sole» è stata la frase più gettonata dei dirigenti, che non hanno dato altre risposte. Del resto Rosella Sensi, oltre che ex padrona della Roma, è assessore del Comune. Meglio evitare contrasti, nel periodo in cui la cordata americana sta preparando il piano per costruire lo stadio.
APOLOGIA – Certo, la signora Sensi aveva molte cose da dire dopo tanti mesi di silenzio pubblico: «Mi dispiace essere stata tirata in ballo spesso in questo periodo, quasi sempre per aspetti negativi. Qualcuno parla a sproposito della mia famiglia e io non voglio rispondere per eleganza. Preferisco mantenere i bellissimi ricordi di 18 anni di Roma, che mi lasciano ancora oggi un’emozione enorme» . Perché lei – assicura – si considera ancora una «tifosa accanita» e augura il meglio alla nuova Roma: «Sono tornata all’Olimpico solo per Italia-Uruguay, perché sarebbe stato difficile sul piano emotivo assistere dal vivo a una partita della Roma. Però continuo ad amare questa squadra, mi auguro che i ragazzi riescano a darci ancora tante soddisfazioni. Una «delle prime cose che mia figlia ha detto è stata proprio “Forza Roma”» .
FIEREZZA – E’ convinta di aver fatto il massimo negli anni in cui il padre Franco le aveva affidato il timone della società: «Sono serena, non abbiamo fatto terra bruciata a nessuno. Ci siamo fatti da parte quando era il caso, sapendo che chi prendeva il nostro posto avrebbe avuto le possibilità per mantenere la Roma allo stesso livello. Non dimentichiamo che la squadra, sotto la nostra gestione, ha raggiunto grandi risultati e ha anche sfiorato uno scudetto, che nei 18 anni della storia dei Sensi sarebbe stato il secondo. Sono estremamente soddisfatta del nostro lavoro» . In un periodo che giudicava quasi impossibile da gestire: «E’ complicato lavorare quando non ci sono disponibilità economiche, perché le aspettative dei tifosi sono alte. Però se ci si impegna con passione e responsabilità le soddisfazioni umane possono essere eccezionali» .
LE BANDIERE – Difende anche la scelta di scritturare Totti fino al 2014: «Francesco è un elemento di continuità straordinario tra passato e futuro, un giocatore immenso e ancora importante per la Roma. Credo che nessuno possa disconoscerne il valore, anche adesso. Non penso di avere fatto niente di straordinario nel confermarlo. Piuttosto, Totti va ringraziato perché è uno dei pochi testimoni rimasti di un calcio fatto di sentimenti» . A De Rossi invece Rosella Sensi non ha prolungato il contratto. E ora questo mancato accordo pesa tantissimo sulla nuova Roma: «Ne stavamo parlando, poi le vicende societarie hanno rallentato la trattativa. Mi auguro che Daniele rimanga. Anzi, sono certa che rimarrà» .