(A.Ghiacci) – Il monte ingaggi da tagliare. E’ questo, tra gli altri, uno dei pensieri che occupa in questo periodo le teste pensanti della nuova Roma. Un monte ingaggi alto, troppo per le casse giallorosse attuali, e troppo anche per il periodo che sta attraversando l’economia mondiale. E il futuro, lo disse lo stesso amministratore giallorosso Claudio Fenucci, per un calcio sostenibile e per un club che vuole rientrare nei prossimi parametri di fair play finanziario, «è fatto di una rosa di 17, 18 giocatori, a cui poi di volta in volta si possono aggiungere i ragazzi della Primavera, quelli che sono frutto del vivaio di casa» .
CALCOLO – Quasi settantatré milioni e mezzo di euro, lordi.E’ quanto la Roma sta spendendo per gli ingaggi dei propri giocatori di prima squadra in questa stagione. Tre portieri, otto difensori, otto centrocampisti, sei attaccanti: 25 nomi. E siamo, come detto, alla sola prima squadra; non sono calcolati, quindi, gli stipendi dei ragazzi della Primavera, alcuni dei quali – Viviani, Verre,Nego, Tallo e il nuovo Nico Lopez – sono già pronti, eccome, al salto tra i grandi. La Roma ora pensa a tagliare, ad abbassare la quota di 73,4 milioni di euro. Che poi, visto che ormai siamo arrivati praticamente a metà della stagione sportiva in esame, la cifra ancora da spendere è equivalente alla metà, poco meno di 37 milioni lordi. L’obiettivo, comunque, resta quello di tagliare.
NOMI – I motivi per i quali la Roma si muove per abbassare le spese degli stipendi, non sono solo economici. Tra i difensori, infatti, giocatori come Cassetti e Cicinho – entrambi in scadenza di contratto al termine di questa stagione – non rientrano più nei piani tecnici, sia per età che per predisposizione al cambiamento tattico. Se dovessero andare in porto, le loro cessioni a gennaio, anche con la concessione del cartellino, potrebbero permettere di risparmiare quasi 3 milioni di euro. Non pochi. Sempre per quanto riguarda la difesa invece, il capitolo legato al nome di Juan, è da approfondire. La Roma vorrebbe sì liberarsi del pesante ingagio del centrale brasiliano, ma l’emergenza che c’è ora a Trigoria in quel ruolo non permette mosse azzardate. La cessione di Juan andrà in scena sicuramente l’estate prossima, con un anno di anticipo rispetto alla scadenza contrattuale: potrebbe essere anticipata già a gennaio solo se dal mercato arrivassero due centrali, e non uno soltanto.
ALTRI – Pizarro, Simplicio (su di lui ci sono Parma, Fiorentina e Bologna) e Borriello. Vale a dire oltre cinque milioni da qui alla fine stagione. Sono loro gli altri tre componenti della rosa giallorossa per i quali il club, sempre in accordo con le indicazioni di Luis Enrique, cercherà di piazzare da qualche altra parte. Se dovessero andare in porto tutte le cessioni che la Roma ha in mente – Juan a parte – la cifra relativa agli stipendi scenderebbe a poco più di 65 milioni di euro lordi annuali. Dai quali però, visto che mancano solo sei mesi al termine della stagione 2011-2012, va tolta la metà. La Roma, oltre a gurdarsi in giro in cerca di rinforzi, cerca di tagliare le spese. Nel mercato di gennaio, parecchie delle operazioni che vedranno protagonista il club giallorosso, saranno finalizzate proprio ai tagli.