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GAZZETTA DELLO SPORT. Ti ricordi quella sera? Roma-Juventus come sette anni fa. I tifosi ci credono

  Si giocava sempre di sera, anche se non era un monday night. E c’erano 70.000 persone ed un allenatore del valore di Fabio Capello, scenari che domani saranno solo un lontano ricordo di più di sette anni fa. Eppure, se ogni cuore giallorosso fa «retromarcia» proprio con i suoi di ricordi, la mente vola proprio là, a quel 4-0 dell’8 febbraio 2004, quando Francesco Totti zittì Igor Tudor con il dito al naso e la famosa mano a conchetta (che a Roma non è altro che un modo per dire vedi d’annattene…). Da quel giorno, però, i bianconeri all’Olimpico sono diventati praticamente un tabù: un pareggio e sei sconfitte, con 6 gol fatti e ben 18 subiti. Nonostante tutto, infortuni e Luis Enrique, stasera la gente giallorossa spera proprio di interromperlo questo tabù.

Febbre giallorossa Alla fine, come dice Daniele De Rossi, «dopo il derby, quella con la Juvemtus è la sfida più sentita da un romanista». Ecco perché, nonostante un momento non certo ottimale, una situazione della squadra che induce davvero poco alla fiducia e la prima diretta tridimensionale nella storia della tv italiana, stasera i tifosi giallorossi all’Olimpico dovrebbero essere circa 55-60.000. Tanti, considerando tutto, quasi diecimila più di Roma-Slovan Bratislava (47.000) di Europa League, il top giallorosso in questa prima parte di stagione. Una febbre che nasce più dall’amore e dalla passione che non dalle certezze. Già, perché sondando l’umore della tifoseria giallorossa, non sono poi moltissimi quelli che credono in una vittoria stasera contro la capolista, peraltro ancora imbattuta. Ma il bello della gente giallorossa è proprio questo. Esserci a prescindere.

Al rientro Da quel 4-0 del «Zitti, 4 e tutti a casa», quindi, ne sono arrivate di botte. In totale, tra Coppa Italia e campionato, tra Roma e Torino, si sono giocate successivamente 16 sfide, con i giallorossi che ne hanno vinte 4 (tre i pareggi e 9 le sconfitte). Tra i marcatori di quel 4-0 ci fu anche Francesco Totti (tra l’altro l’unico superstite giallorosso con De Rossi, che entrò al 95° per Dacourt), che finalmente stasera dovrebbe essere di nuovo in campo. Lui che a Buffon (c’era anche lui quell’8 febbraio del 2004, proprio come Conte in versione calciatore) ha già segnato 9 gol e che stasera proverà ad andare in doppia cifra. Un po’ per lui, un po’ per aiutare la Roma a non affondare ulteriormente in una crisi già molto profonda. Luis Enrique finora è stato capace di perdere ben 6 partite su 13, per una partenza peggiore nella storia della Roma bisogna risalire a ben 38 anni fa, agli otto k.o. della Roma di Manlio Scopigno (che dopo sei giornate si dimise e lasciò il timone a Nils Liedholm). Insomma, nella storia degli allenatori giallorossi neanche il tanto famigerato Carlos Bianchi fece peggio di Luis Enrique. La speranza, è che con il tabù bianconero, stasera si possa spezzare anche la serie di sconfitte dello spagnolo.

Fonte: Gazzetta dello sport

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