Il noto agente Fifa e profondo conoscitore di calcio sudamericano, Josè Alberti, contattato dalla redazione di Gazzettagiallorossa.it, ha parlato di mercato, di Nico Lopez ed ha dato un suo giudizio personale sulla nuova società e sul tecnico asturiano. Ecco le sue dichiarazioni:
C’è qualche trattativa avviata per quanto riguarda il mercato?
C’è Tevez, che è uscito da poco. Psg, Milan e Juve lo vogliono. Ma il Milan non riesce a concludere la trattativa. Secondo me se Tevez và al Milan non sarà una buona alternativa. C’è difficoltà, sul livello calcistico, tra argentini e brasiliani.
Cosa ne pensa di Sabatini e Luis Enrique?
Non sono d’accordo con le scelte di Sabatini. Luis Enrique ha buoni progetti ma il gioco che sa fare va bene in Spagna, in Italia se non fai grossi risultati non concludi niente, deve vincere subito. Deve cambiare il modo di giocare. Lui cambia i ruoli e i giocatori non rendono. Bojan non riesce ad ambientarsi e non si possono lasciar fuori giocatori indispensabili come Totti.
Un giudizio su Nico Lopez?
E’ un ragazzino, è giovane. L’ho visto quando era andato a fare le visite mediche con il padre, ma era minorenne e c’era la penale da pagare alla squadra. Il contratto già c’era ad agosto ma è stato datato a novembre quando avrebbe compiuto 18 anni.
Un calciatore sudamericano da consigliare?
Ce ne sono tanti, ma non posso dirne uno in particolare. L’ho fatto con la Lazio con Hernanes e con il Palermo con Pastore. Ci sono tanti giovani, solo che i direttori sportivi, che non hanno mai giocato a calcio, li vanno a vedere e prendono le fregature.
Simplicio, Cicinho, Juan: hanno mercato in Brasile?
Si. Il Brasile ha fatto una grande scalata. Con tutte le multinazionali, le Olimpiadi ed il campionato mondiale è diventata la terza potenza al mondo. I calciatori nazionali stanno tornando al loro posto. Per esempio Fred (Frederico Chaves Guedes) è tornato dal Lione. Calcisticamente si trovano bene e sono pagati come o di più che in Europa, e poi ci sono belle donne, le spiagge, il caldo.
A cura di Barbara Vadrucci