La redazione di gazzettagiallorossa.it ha contattato l’intermediario di mercato Sabatino Durante, già vicino ad alcune trattative della Roma. L’agente Fifa ha espresso dei giudizi su Alvarez e Lamela, le ultime promesse argentine arrivate in Italia. Ecco di seguito le sue dichiarazioni:
Dedè, Paulinho, hai nomi da consigliare a Sabatini?
“In realtà ci siamo già parlati in passato con Walter. In Brasile il migliore per ora è Bruno Uvini difensore centrale del San Paolo. Se né parlato tanto in funzione Roma: è il capitano della nazionale under 20 brasiliana campione del mondo. Di Dedè si parla molto, ogni tanto anche di Casemiro. Se ne parla in maniera impropria, dicendo cose che non corrispondono alla realtà. Dedè ha fatto un buon campionato, come tutto il Vasco da Gama. E’ un giocatore centrale dotato di grande forza fisica, discreta velocità ma è un disastro in fase offensiva. In Italia si cercano difensori attenti che fanno pochi errori: deve maturare. Paulinho è un buon giocatore e buon centrocampista, ha fatto qualcosa in Brasile, ci sono comunque sempre molte chiacchiere. La qualità in verità non è cosi eccellente. Per Paulinho ci vogliono 10 milioni di euro”.
Nico Lopez nuovo acquisto giallorosso, cosa ne pensi?
“Sabatini cerca molti argentini e uruguayani. Credo continuerà. Nico è un buon giocatore e un buon giovane che pian piano deve crescere. E’ un giocatore di prospettiva, pagato poco. E’ giusto che si punti su questi tipi di operazioni”.
Alvarez e Lamela l’hanno convinto?
“Alvarez è un pessimo giocatore. Lamela invece è un giovane che ha delle qualità tecniche, ma pagarlo 20 milioni è stato un eresia. E’ un giovane del 92′ che ha giocato solamente con River Plate che a fine hanno è retrocesso. Ho qualche dubbio sul valore pagato ma è un buon giocatore. Ci sono giocatori che hanno già vinto più di Lamela. Non è pronto a far la differenza.”
Qual’è il paese dove pescare i giovani più promettenti?
“Dipende dai ruoli: gli stopper in Paraguay, le mezze punte o centrocampisti in Cile o Uruguay, gli attaccanti migliori sono argentini e brasiliani, che tuttavia sono cari per le qualità che offrono”.
A cura di Flavio Festuccia