(A.F.Ferrari) – Lo scandalo calcioscommesse finisce nuovamente nelle mani di Palazzi. Il procuratore federarle, attraverso l’avvocato Ettore Traini, ha acquisito dalla Procura di Cremona i nuovi atti dell’indagine che sono emersi negli ultimi giorni coinvolgendo altre partite,anche di Serie A. Questo significa che si potrebbe andare verso un nuovo processo sportivo. Non una bella notizia per l’Atalanta la cui posizione sembrerebbe essere delicata. I bergamaschi ieri, oltre alla notizia dell’acquisizione da parte della Procura della Figc degli atti relativi all’ordinanza del gip Salvini, ha appreso che Nicola Santoni, amico di Doni, dovrebbe collaborare con i pm. Nuove rivelazioni da parte sua potrebbero aggravare ulteriormente la già delicata posizione dei bergamaschi. La Procura Figc indagherà su altre due partite: Ascoli-Atalanta e Padova-Atalanta e tenterà di accertare anche eventuali responsabilità del club bergamasco, che finora si è detto estraneo ad ogni coinvolgimento nelle combine. Un rinvio a giudizio per queste due partite potrebbe portare a un’altra pesante penalità, tra i tre e i dieci punti. Il processo si dovrebbe svolgere nel giro di un mese o due. Come se non bastasse, nella giornata di ieri, è arrivata la rivelazione di un accordo tra Doni e Gervasoni per far segnare il rigore al capitano atalantino in Atalanta-Piacenza 3-0: si sapeva che avrebbe tirato centralmente e che il portiere avrebbe lasciato passare il pallone. (…)
La linea è quella di parlare tramite i risultati sul campo, in attesa di spiegare le proprie ragioni davanti ai giudici sportivi. «Ho letto di un’intercettazione ambientale in cui Santoni coinvolgerebbe Buffon, Fabio Cannavaro e Gattuso. Tengo a precisare che Nicola Santoni non ha mai conosciuto i predetti calciatori nè con gli stessi ha mai avuto alcun rapporto, nemmeno indirettamente». Lorenzo Tomassini, il legale dell’ex preparatore atletico dei portieri del Ravenna, Nicola Santoni, amico di Cristiano Doni, con un comunicato ha bloccato sul nascere il caso del giorno. Santoni, ieri, non ha risposto alle domande del pm Di Martino ma si è riservato di farlo in un secondo momento. «Appena possibile chiederò l’ascolto di tutte le intercettazioni, telefoniche ed ambientali – ha detto Tomassini – con la convinzione che la contestualizzazione dei colloqui, primo tra i quali quello in argomento, relegherà molti “scoop” al rango di chiacchiere da bar». Roberto Di Martino, il procuratore di Cremona che coordina le indagini sul calcioscommesse, ha chiarito: «Non è emerso nulla che riconduca a questi tre calciatori. Alla Procura di Cremona non interessano le scommesse o chi le fa ma interessano se alla base delle scommesse vi sono delle frodi sportive».