Lo stadio Marassi di Genova «non è adeguato» a garantire la sicurezza e gli incidenti avvenuti ieri in occasione di Genoa Milan, dove le forze di polizia hanno anche lanciato lacrimogeni, sono «l’ennesima dimostrazione» che lo stadio non è adatto a «supportare» l’operato delle forze dell’ordine in caso di situazioni di criticità. Lo sostiene oggi il segretario provinciale del Silp-Cgil di Genova Roberto Traverso, che ha diffuso una nota per ribadire quanto i sindacati di polizia sostengono da tempo: a Marassi «non ci sono spazi sufficienti intorno allo stadio per gestire azioni di alleggerimento delle forze dell’ordine». Secondo Traverso, è per questo che ieri sera le forze dell’ordine sono state costrette ad utilizzare «con precipitazione strumenti dissuasivi (lacrimogeni) che sempre più spesso vengono messi in discussione per i fondati sospetti che abbiano effetti nocivi sulla salute». In seguito all’intervento all’esterno dello stadio, la partita è poi stata sospesa per una decina di minuti perchè i gas sono giunti sugli spalti e sul terreno di gioco, provocando bruciore agli occhi anche ai giocatori e a parte del pubblico in tribuna. «Ci auguriamo – conclude il segretario del Silp di Genova – che chi ha responsabilità politiche e istituzionali locali e centrali, si renda conto che Genova non può pensare a un futuro calcistico giocato in questo stadio».
Fonte: ansa