Sabatino Durante, agente FIFA, è intervenuto ai microfoni di A Tutto Campo, Radio IES, per parlare delle voci di calciomercato che riguardano la Roma.
Che tipo di giocatore è Paulinho?
“Una mezz’ala che ha buon passo e sa fare anche la fase difensiva. E’ un buon giocatore, ma se ci aspettiamo un fuoriclasse forse siamo fuori strada”.
E’ pronto per il campionato italiano?
“Il Corinthians in Brasile è più una religione che una squadra, perciò dal punto di vista della pressione e dell’ambiente è uno abituato. Ho però l’impressione che il cartellino sia abbastanza alto, spendere una cifra intorno ai 10 milioni nel periodo di gennaio in cui le squadre cercano giocatori già pronti, mi sembra troppo. Certo è che, a mio avviso, potrebbe essere utile alla causa”.
Discorso simile su Casemiro?
“Lui è un giovane ma quando uno come lui rinnova con il suo club e poi non gioca più bene, anche a causa delle innumerevoli voci di trasferimento, allora penso che forse non è un top player. E’ un giovane che, secondo me, ha iniziato già a tirare i remi in barca. C’è anche da dire che Casemiro è un faticatore e non può costare 10 milioni di euro. Ha sicuramente delle qualità fisiche ma il suo costo si aggira intorno ai 5-6 milioni di euro”.
La Roma però in quel ruolo ha già tanti buoni calciatori.
“Non so quale sia l’effettivo interessamento della Roma e come dite voi, forse, il centrocampo è la zona in cui ci sono più giocatori di livello. Mi sembra che la Roma abbia già quantità e qualità in eccedenza”.
Su Neymar e sui brasiliani che potrebbero giocare in Europa.
“In Brasile ci sono pochi giocatori e molti talenti. I brasiliani sono ancora convinti che basti il talento, io invece penso che questa non sia la componente più importante. Neymar è sicuramente un talento ma pagarlo 60 milioni di euro secondo me è troppo. Stessa cosa è successa per Robinho – che somigliava a Neymar – il quale è stato comprato a peso d’oro ma alla fine si è rivelato semplicemente un buon giocatore. Comunque Neymar fino alla Coppa del Mondo rimarrà in Brasile e poi penserà se trasferirsi in Europa”.
Fonte: RadioIES