Ecco di seguito le dichiarazioni rilasciate da Francesco Rocca a Radio Ies 99,80 presso la trasmissione “Radio Città” condotta da Marcello Micci e Flavio Grasselli. “Kawasaki” era presente questa mattina a Palazzo Valentini, sede della Provincia, per il convegno “Finalmente domenica… quali riforme per un calcio migliore”.
Come sta il calcio dei giovani, il tuo calcio?
“Nel calcio giovanile si deve crescere. L’illusione della carriera e dei soldi devia le finalità che lo sport meriterebbe”.
Luis Enrique prova a portare avanti princìpi morali e di giustizia. Come lo vedi?
“Non so se realmente il sentiero viene seguito con tutti i princìpi necessari. Io non tratto con i giocatori, ma solo con i tifosi. I giocatori sono professionisti. Non considero quella del calciatore una professione priviligiata se si rispettano le regole, la considero molto selettiva. Basta vedere i miei metodi. Bisogna sempre rispettare di chi paga la domenica, se qualcuno non ce la fa meglio che si chiami fuori”.
Tu l’hai fatto sempre, sei stato un esempio come professionista.
“La vita è fatta di esempi. Sono claudicante da 40 anni perchè credo in alcuni valori che poi si sono rivelati addirittura un boomerang contro me stesso, ma non ho il rimpianto di aver dato una gamba per la mia professione e per la mia società. L’esempio è devastante, perchè costringe gli altri a essere migliori”.
Alla Roma hai dato le gambe e ti hanno dato zero. Hai rifiutato di far parte dello staff giallorosso. Perchè?
“Perchè ho un contratto con la federazione e perchè mi era stato proposto un contratto d’immagine, ma la mia immagine è già immacolata con i tifosi e non voglio che venga toccata”.
Roma-Juventus…
“Ieri è sembrata la sagra del liscio. Se questo spettacolo è bastato va bene così…”.
Fonte: Radio Ies 99,80